Cardinal Mahony: sulla pedofilia nella Chiesa capii tardi
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Cardinal Mahony: sulla pedofilia nella Chiesa capii tardi

Parla l'ex arcivescovo di Los Angeles, accusato di aver coperto abusi: «Nella Chiesa a lungo abbiamo confuso questo flagello per un peccato e una debolezza morale».

Cardinal Mahony: sulla pedofilia nella Chiesa capii tardi
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5 Marzo 2013 - 09.18


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«Non avevo capito la vera natura del problema e che coloro che commettono abusi continuano a perpetrare i loro crimini. Queste cose non erano ben comprese allora come lo sono oggi». Lo afferma il cardinale Roger Mahony, ex arcivescovo di Los Angeles accusato di aver coperto abusi nella sua diocesi. Mahony rivendica di aver «eliminato il flagello» e sottolinea che «sulla pedofilia nella Chiesa è giusto che l’opinione pubblica conosca la realtà».

In passato «molti di noi nella Chiesa vedevamo questo flagello attraverso l’ottica della Chiesa, come un peccato e una debolezza morale. Ed è tutte e due queste cose. Ma abbiamo confuso questa nostra convinzione morale con quanto era necessario per risolvere il problema», dice Mahony.

«Chiunque consulti la letteratura psicologica e psichiatrica dell’epoca vedrà che ho applicato l’approccio professionalmente suggerito allora per tutte le istituzioni», prosegue il cardinale. «Cercavamo di seguire le migliori pratiche di quel periodo. Ma svegliati dalla realtà, ho fatto di tutto per riparare a questi crimini. Già nel 1994 la diocesi di Los Angeles ha reclutato un giudice civile laico in pensione per presiedere un “Sexual Abuse Advisory Board” chiamato a investigare i casi di abusi segnalati».

«Il mio errore è stato di non applicare le funzioni di tale comitato anche ai casi precedenti. Ero più concentrato sui nuovi casi. Però è stato un errore cui ho rimediato completamente dal 2002», racconta Mahony. In quell’anno, dopo l’incontro dei vescovi degli Stati Uniti a Dallas, «ho rinforzato le procedure esistenti: ho assunto alcuni ex agenti del Fbi per investigare sulle denunce di abusi e presentare rapporti finali al Consiglio, e ho anche stabilito che prima di iniziare a lavorare con bambini e minorenni nelle parrocchie, nelle scuole, nei seminari tutti gli adulti siano obbligati a subire un background check».

Sulla richiesta di esclusione dal Conclave, «per me, a livello personale, è stato un momento difficile», spiega Mahony. «Dopo vent’anni si è tornato a parlare degli abusi come se nel frattempo non avessimo fatto nulla».

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