Compravendita parlamentari: la settimana della verità
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Compravendita parlamentari: la settimana della verità

Probabile la richiesta di giudizio immediato per Berlusconi, Lavitola e De Gregorio. In tal caso nessuna udienza preliminare, gli indagati andranno direttamente a giudizio.

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redazione Modifica articolo

9 Marzo 2013 - 16.21


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Silvio Berlusconi, Valter Lavitola e Sergio De Gregorio potrebbero essere posti a giudizio immediato nell’inchiesta aperta a Napoli sul presunto “arruolamento” di
senatori da parte di Silvio Berlusconi nel Governo del 2007 già la settimana prossima.

L’ex premier è indagato per corruzione e finanziamento
illecito ai partiti in concorso con Sergio De Gregorio e con
Valter Lavitola. I pubblici ministeri titolari dell’indagine volevano ascoltare il cavaliere già da tempo, ma non hanno potuto per gli impedimenti politici e istituzionali dello stesso. I magistrati hanno ribattuto che non era possibile eccepire da parte della difesa di Berlusconi il “legittimo impedimento”, ma sta di fatto che l’ipotesi di interrogatorio del cavaliere è tramontata.

A questo punto è molto probabile che ad inizio settimana ci sia la richiesta di giudizio immediato. Se tale richiesta di rito speciale fosse accolta i pm potranno saltare la fase dell’udienza preliminare e portare i tre indagati direttamente a giudizio. Questi potranno scegliere se essere giudicati con il rito abbreviato o ordinario.

Intanto i magistrati continuano il loro lavoro per domani è previsto l’interrogatorio di Paolo Rossi, il senatore del Pd. Secondo il racconto di Sergio De Gregorio, Rossi fu avvicinato da Silvio Berlusconi per passare dal centro sinistra al centro destra.

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