La Ford Figo: Berlusconi con le donne nel bagagliaio
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La Ford Figo: Berlusconi con le donne nel bagagliaio

Una criticata seppur originale pubblicità (mai trasmessa) della Ford India mostra l'ex premier alla guida di un'auto. Cosa c'è di strano? Guardate chi c'è nel bagagliaio.

La Ford Figo: Berlusconi  con le donne nel bagagliaio
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redazione Modifica articolo

22 Marzo 2013 - 20.02


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«Siamo profondamente rammaricati» per qualcosa «che non sarebbe mai dovuto accadere». Così Ford India commenta la diffusione in rete della pubblicità di un’auto (la Figo) prodotta e venduta nel paese asiatico che mostra l’ex premier Silvio Berlusconi in macchina con tre ragazze (Nicole Minetti, Ruby e Francesca Pascale) legate nel bagagliaio.

Lo slogan lancia la campagna pubblicitaria recita: “Lasciatevi le preoccupazioni alle spalle grazie al bagagliaio extra-large della nuova Figo”.

L’idea dell’agenzia indiana è sicuramente originale e satirica, ma, per fortuna, non è mai andata in onda. E non è la prima volta che la Ford India sceglie delle personalità famose per i suoi spot: nella rete dei “geniacci” del marketing sono finiti anche Michael Schumacher che tiene prigionieri Vettel, Hamilton e Alonso, e Paris Hilton, che ha sequestrato le sorelle Kardashians.

Le caricature sono state realizzate da un grafico della WPP (Agenzie Partner di Ford) indiana e quindi messi in rete.

«Tali immagini – si legge in un comunicato – non erano destinate alla pubblicazione all’interno di campagne pubblicitarie e non avrebbero mai dovute essere state realizzate, né tantomeno diffuse in Rete. Quanto accaduto è il risultato di azioni individuali eseguite al di fuori dell’opportuno controllo, e sono già state attivate, internamente all’agenzia dove chi ha eseguito queste azioni lavora, le opportune misure per rispondere a quanto accaduto».

E anche Ford Italia si dissocia dall’operato dei colleghi Indiani: «Non eravamo a conoscenza della loro esistenza (anche perché è un’azione che non riguarda nessuna delle agenzie partner WPP con cui collaboriamo in Italia). Siamo profondamente rammaricati di quanto accaduto e siamo d’accordo con le nostre agenzie internazionali che ciò non sarebbe mai dovuto accadere. Queste immagini sono contrarie agli standard di professionalità e decenza che contraddistinguono il marchio Ford e le nostre agenzie partner».

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