I due fucilieri italiani accusati in India di aver ucciso due pescatori a largo delle coste di Kochi «non sono vittime della politica o delle emozioni del Kerala ma piuttosto delle loro stesse azioni criminali».
È quanto ha detto il premier dello stato del Kerala, Oommen Chandy, del Partito del Congresso Indiano, intervistato dall’emittente Ndtv, ribadendo che la sua convinzione che l’Italia non ha nessuna giurisdiazione sul caso.
«Il processo deve essere in India perché hanno sparato a due pescatori indiani su una barca indiana, non c’è alcuna ragione per cui l’Italia debba processare i due marines», ha detto.
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