La disoccupazione uccide: si impicca un muratore
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La disoccupazione uccide: si impicca un muratore

L'uomo aveva appena perso il lavoro e non ha retto alla disperazione: lascia una compagna in attesa di un figlio. Un dramma nel dramma.

La disoccupazione uccide: si impicca un muratore
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17 Aprile 2013 - 13.00


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Ancora una morte per la crisi e la disperazione: un muratore torinese di 38 anni si
è impiccato nella cantina di un condominio nel
quartiere Barriera di Milano, a Torino. La sua compagna, in
attesa di un figlio, ha raccontato alla polizia che l’uomo aveva
perso il lavoro.

Da pochi giorni l’impresa per cui
lavorava gli aveva comunicato che non c’era più lavoro e che
avrebbe dovuto restare a casa. Martedì, poco prima di cena il
muratore aveva detto alla compagna che sarebbe sceso in cantina
per cercare un attrezzo. Non vedendolo tornare la donna, al
sesto mese di gravidanza, è scesa a cercarlo e lo ha trovato
impiccato a una trave con un cavo elettrico.

Quattro giorni fa a Torino un grossista di ortofrutta si era
sparato in quanto oppresso dai debiti e da alcune cartelle
esattoriali.

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