Giovane etiope: sto per morire, chi penserà ai miei figli?
Top

Giovane etiope: sto per morire, chi penserà ai miei figli?

Una giovane etiope, gravemente malata, s’appella a Boldrini, Kyenge e Alfano perché facciano arrivare la sorella in Sicilia in tempi brevissimi. “Prima che sia troppo tardi”.

Giovane etiope: sto per morire, chi penserà ai miei figli?
Preroll

Desk Modifica articolo

6 Maggio 2013 - 17.30


ATF

E’ etiope, ha 35 anni, ed è gravemente malata. Il marito è impegnato gran parte della giornata, e fino a notte fuori, a lavorare, ed è preoccupata di quello che potrà presto capitare ai suoi tre figli. Chi baderà loro quando le forze l’abbandoneranno, quando tutto sarà finito? Ed ha pensato di farsi raggiungere in Italia dalla sorella. Potrebbe essere lei ad affrontare l’emergenza, ad accompagnare i piccoli nella crescita.

Ma, per colpa di un cavillo giuridico, ancora poco chiaro, i documenti che avrebbero permesso alla sorella della giovane donna etiope di raggiungere la Sicilia e poi Agrigento, dove la famiglia vive, sono fermi. Tutto è stato rimandato al cinque giugno. Una data che potrebbe sembrare vicina, ma in condizioni di normalità, la donna, con realismo e con preoccupazione, la sente lontana, troppo lontana. Da lei, dunque, un appello a Laura Boldrini, non solo come Presidente della camera, ma anche per l’esperienza fatta come portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. E al ministro per l’integrazione Cecile Kyenge. L’associazione agrigentina “Volontari di strada”, che segue il caso da mesi, si rivolge anche alle ambasciate e ai ministeri competenti perché la situazione venga risolta in tempi brevissimi. ”Prima che sia troppo tardi”, dicono. Appello rivolto anche al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che è agrigentino. L’associazione di volontariato teme questo ritardo perché nel mese di giugno scadono tutti i permessi e le autorizzazioni, e si dovrebbe iniziare tutto quanto dall’inizio, vanificando mesi di tentativi.

Leggi anche:  Violenza sulle donne: forte aumento di richieste d'aiuto al numero anti-violenza del governo
Native

Articoli correlati