«Fondamentale è l’attenzione massima che ci metteremo sia per quel che riguarda il tema del controllo perché nessuno attorno possa pensare di fare il furbo, di infilarsi e di usare questa grande occasione per attività illecite e illegali. L’impegno è totale e sarà un impegno molto attento». Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, rispondendo ad una domanda sulla possibilità di infiltrazioni mafiose negli appalti per l’Expò 2015 di Milano.
«La criminalità e le mafie non pensino che l’Expo sia un’occasione di avere mano libera. Saremo duri e inflessibili». Letta, durante la conferenza stampa, ha sottolineato di voler in tutti modi evitare l’associazione «dell’immagine Italia con queste devianze» e consentire così «una svolta». Un impegno che «sarà – sottolinea Letta – una nostra ossessione». Il governo – evidenzia comunque il premier – userà gli strumenti legislativi vigenti.
Il premier Letta ha tenuto un vertice nella sede della società Expo con tutte le autorità coinvolte nell’organizzazione dell’evento. All’incontro erano presenti i tre ministri coinvolti: Massimo Bray (Cultura), Nunzia Di Girolamo (Politiche agricole) e Maurizio Lupi (Infrastrutture). Presenti anche Giuseppe Sala, amministratore delegato della società e Maurizio Martina, sottosegretario con delega Expo. E proprio a Giuseppe Sala, il presidente del Consiglio dei Ministri ha affidato l’incarico di commissario unico per l’evento, firmando il decreto di nomina.
«È stata una riunione molto operativa per dare il segnale che l’Expo è una priorità vera e reale e ho spinto per la nomina di Giuseppe Sala e ho voluto dirgli che avrà il massimo del nostro sostegno – ha detto Enrico Letta -. I poteri sono più estesi e Sala rappresenterà lo snodo centrale di tutto».
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