Un’insegnante e la coordinatrice di una scuola per l’infanzia della Capitale sono state arrestate con l’accusa di maltrattamenti e percosse a minori.
Le maestre usavano diversi comportamenti violenti e denigratori nei confronti dei piccoli. Tanti gli episodi scandalosi che vedevano vittime i bambini della scuola romana, tra questi quello di un bimbo colpevole di essersi fatto la pipì nei pantaloni e per questo costretto dalla maestra ad inginocchiarsi e ad asciugarla con un fazzoletto di carta, dopo essere stato minacciato, davanti agli altri bambini, di fargliela pulire con la faccia.
Oltre alle botte una delle due insegnanti utilizzava anche umiliazioni verbali nei confronti di bambini portatori di disagi e difficoltà psico-infantili, che venivano apostrofati come “scemo”, “zozzo” o “bastardo”.
Secondo l’ordinanza di arresto, sono stati tanti gli eventi in cui la maestra è ricorsa alla violenza per ottenere l’obbedienza degli alunni, che vivevano in un clima di terrore. Alcuni bimbi, solitamente i più grandi, erano incitati alla violenza e alla denigrazione nei confronti degli altri.
Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Eugenio Albamonte e dirette dal dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza “San Basilio”. Le due donne si trovano ora agli arresti domiciliari.
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