La difesa di Francesco Schettino ha chiesto nell’udienza preliminare di stamani il proscioglimento del comandante della Costa Concordia dal reato di abbandono della nave.
L’avvocato Domenico Pepe ha chiesto al gup Pietro Molino sentenza di non luogo a procedere limitatamente a questo reato. Mentre sul resto delle accuse – omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime, abbandono di incapace a bordo e mancate comunicazioni alle autorità – la difesa di Schettino sembra volersi rimettere alla decisione del gup, che comunque deve ancora sciogliere la riserva sulle richiesta di nuove perizie. Secondo alcuni avvocati di parte civile, a questo punto del procedimento la difesa di Schettino non sarebbe più in condizione di chiedere riti alternativi.
Il comandante Francesco Schettino è stato presente anche oggi in aula per l’udienza preliminare per l’udienza sulla Costa Concordia, ma stamani per la prima volta anziché accedere al teatro Moderno dalla porta sul retro, è entrato dall’ingresso principale. In questo modo ha “beffato” i giornalisti che abitualmente aspettano il suo arrivo sul retro del teatro. Stamani il giudice per l’udienza preliminare Pietro Molino dirà se accoglie o meno la richiesta di nuove perizie fatte dalla difesa di Schettino, che a sua volta dovrà decidere definitivamente se chiedere o no il rito abbreviato per il suo assistito.
Nel decreto di rinvio a giudizio dell’ex comandante della Costa si legge che Schettino «ha fatto prima rallentare la nave, onde poter terminare in tranquillità la propria cena prima del previsto punto di accostata, e facendo poi successivamente accelerare, e così mantenendo una velocità prossima ai 16 nodi (nonostante la prossimità di ostacoli, la presenza di bassi fondali, le capacità di manovra della nave con speciale riferimento alla distanza di arresto e dalle sue qualita’ evolutive nelle condizioni del momento e l’ora notturna)». Così facendo non aveva più “tempi e spazio per agire in maniera appropriata ed efficiente per arrestare il natante entro una distanza adeguata alle circostanze e alle condizioni del momento”.
Patteggiamento per gli altri 5 imputati – L’8 luglio è stata fissata, dal gup Pietro Molino, l’udienza per decidere sulla richiesta di patteggiamento avanzata da cinque dei sei imputati nel processo sul naufragio della Costa Concordia. I cinque imputati sono gli ufficiali Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, il timoniere Jacob Rusli Bin, l’hotel director Marrico Giampedroni e Roberto Ferrarini, direttore dell’unità ci di crisi di Costa Crociere. L’ex comandante Francesco Schettino e’ invece stato rinviato a giudizio e il processo inizierà il 9 luglio.
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