San Polo dei Cavalieri: storia di un normale comune virtuoso
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San Polo dei Cavalieri: storia di un normale comune virtuoso

Un comune fuori dalla norma perché virtuoso: perché chiamarlo così, quando dovrebbe essere normale amministrare per il bene comune dei cittadini?

San Polo dei Cavalieri: storia di un normale comune virtuoso
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1 Luglio 2013 - 10.47


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di Giuliano Girlando

In provincia di Roma, a pochi chilometri da Tivoli, un piccolo comune di 3000 abitanti sta vivendo la sua normale virtuosità. [url”Mentre Tivoli da mesi vive il suo drammatico stato di emergenza tra i rifiuti”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=45649&typeb=0&Emergenza-cemento-e-immondizia-ma-a-tivoli-manca-l%27indignazione[/url], il rischio di fallimento della municipalizzata e un bilancio oberato dai derivati finanziari, se ci spostiamo a San Polo, oltre a respirare un’aria decisamente più pulita, troviamo un vero e proprio esempio di comune virtuoso. Il sindaco Paolo Salvatori ci dice che «fare bene si può e si deve. Ma perché chiamarlo virtuoso, quando dovrebbe essere normale amministrare per il bene comune dei cittadini?».

Il Consiglio Comunale ha approvato in pochissimo tempo il conto consuntivo del 2012, con cifre che stupiscono e che dovrebbero anche far riflettere. Parliamo di un avanzo di amministrazione pari a 138.326,64 euro e se guardiamo all’anno precedente si nota un miglioramento del saldo finanziario in termini di riscossioni e pagamenti. I soldi materialmente entrati in cassa sono stati superiori alle uscite, tanto da rilevare un aumento della giacenza di cassa che passa da 374.978,20 euro a 595.417,93 euro.

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Tutto questo per il sindaco è stato possibile non aumentando i tributi, ma applicando l’Imu al minimo ordinario su tutte le abitazioni. Non è tutto anzi, siamo andati a vedere l’attività e le presenze in Consiglio comunale e in Giunta e si arriva a percentuali molto alte: 92,5% (137 su 148) per la Giunta e 94,81% (73 su 77 ) per il Consiglio comunale.

«Partecipare alle attività amministrative è per tutti gli eletti un dovere istituzionale, una responsabilità civile e una fondamentale forma di rispetto verso l’elettorato. Pertanto, in ossequio al diritto di informazione della Cittadinanza, si rende pubblico il riepilogo delle presenze degli Amministratori Comunali nelle sedute di Giunta e di Consiglio dell’anno 2012». Questa è stata la ferma volontà di un sindaco che tende a ribadire che i tagli ai costi della politica sono stati fatti volontariamente devolvendo tutti i compensi dal sindaco stesso ai consiglieri comunali nelle casse del comune.

Praticamente un vero e proprio comune a “cinque stelle”, come direbbe qualcuno. Un ulteriore risparmio concretizzato nel 2012 sulle spese a carico del bilancio comunale per il pagamento dell’indennità di carica al sindaco e agli assessori, per la corresponsione dei gettoni di presenza ai consiglieri Comunali e per il rimborso ai datori di lavoro per le giornate di permesso fruite dagli amministratori. Se nell’anno 2010 tali spese ammontarono ad 27.664 euro e già nell’anno successivo, a seguito dell’avvicendamento politico avvenuto nel mese di maggio 2011, la somma era scesa a 18.060 euro, nell’anno appena finito le stesse spese hanno gravato solo per 15.480 euro.

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In meno di due anni, insomma, è stato concretizzato un risparmio netto di oltre 12mila euro l’anno, mille euro al mese che per un comune di piccole dimensioni equivale a un bel “tesoretto” da destinare ad altre esigenze sociali.

Acea Ato Due spa ha inoltre versato un importante somma di denaro al comune per la sistemazione del depuratore comunale trasferito al gestore privato nel 2008. Un mutuo ventennale di 290mila euro che l’Amministrazione insediata all’epoca aveva acceso e che aveva cominciato a pagare, senza chiederne il riconoscimento.

«Diciamo pure che questo è il racconto di una brutta storia che però siamo riusciti a far finire bene – ha dichiarato in Consiglio il sindaco Paolo Salvatori – ed è certamente una storia in cui risaltano evidenti la pessima gestione del passato e quella seria, autorevole e vincente della attuale Amministrazione, che incassa oggi un risultato straordinario».

San Polo fa la differenziata per la raccolta dei rifiuti ed è un comune ben distante dai problemi che stanno riguardando Tivoli e comuni limitrofi. Purtroppo però il “virtuosismo” non fa notizia come dovrebbe e riguardo la normalità amministrativa che ci racconta il sindaco, i normali in un paese anormale finiscono per essere anormali.

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