L’avvocato Pasquale Pantano ha chiesto oggi l’assoluzione da tutte le accuse di Nicole Minetti, l’ex consigliera regionale imputata a Milano per il caso Ruby con Emilio Fede e Lele Mora. “Questo – ha detto il legale – è stato un processo politico e mediatico e poco un processo del fatto”.
“Ed è stato anche – ha aggiunto – un processo ghettizzante per le donne, percheé dà la patente da prostitute alle ragazze”.
“Ritengo – aveva detto oggi nell’arringa Paolo Righi, legale di Nicole Minetti – che nessuno di noi deve essere influenzato dal processo che riguarda l’ex premier”.
Il difensore della ex consigliera regionale, nel processo che vede imputati anche Lele Mora ed Emilio Fede, per induzione e favoreggiamento alla prostituzione, anche minorileaveva poi sottolineato “è stato celebrato un processo in maniera corretta dal punto di vista processuale e questo dovrebbe far pensare che si tratta di un processo normale, ma non posso ritenerlo tale, c’è qualcosa che non va, che non torna, non si riesce a ricondurre questo processo alla normalità”.
Quella del pm di Milano è una ricostruzione “che si fonda e si ferma alle intercettazioni telefoniche rinunciando a qualsiasi forma di approfondimento, di ricerca della verità che è lo scopo in un processo normale”.
Per la difesa di Minetti “non sono mai state sentite, pur essendo a disposizione, la stragrande maggioranza delle ragazze” e l’accusa “non ha saputo ricostruire i rapporti che ciascuna ragazza aveva con Fede, Mora e Minetti”.
Il difensore ha parlato di un “immobilismo”, di una “carenza investigativa che poi è diventata carenza probatoria”. Per la Minetti e gli altri due imputati, accusati di induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile, l’accusa ha chiesto sette anni di carcere.
La sentenza per Minetti, Fede e Mora è attesa per il prossimo 19 luglio.
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