Lampedusa un’isola da Nobel.
È uno dei titoli che campeggiano oggi in prima pagina su Avvenire: alla luce della visita del pontefice nell’isola il quotidiano della Cei rilancia l’idea di candidare Lampedusa al premio per la pace, come “riconoscimento dell’impegno e dell’amore” dei suoi abitanti.
La proposta, che il quotidiano ricorda di aver già avanzato nel 2011 con un intervento del direttore Marco Tarquinio, piace a due senatori siciliani: Renato Schifani (Pdl) e Anna Finocchiaro (Pd) che, in due rispettive interviste, concordano nel ritenere che Lampedusa meriterebbe un simile riconoscimento.
L’ex presidente del Senato e oggi capogruppo del Pdl a Palazzo Madama ha spiegato che i lampedusani “hanno dimostrato grande civiltà nell’accettare che la loro isola venisse quasi occupata da migliaia di persone disperate che rischiano la vita per ottenere una libertà e una migliore condizione di vita in un territorio diverso dalla loro terra”.
Per Schifani Lampedusa ha ‘”pagato un grandissimo prezzo” e si è detto convinto che la candidatura al Nobel sia questione “trasversalmente” condivisa in Parlamento.
Dello stesso avviso Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato. Gli abitanti dell’isola, dice, “hanno mostrato la pratica della solidarietà, da una parte, e dall’altra l’isola è diventata per la gente che veniva da luoghi martoriati” il “luogo della speranza”. La sua candidatura al Nobel avrebbe “un grande significato simbolico” anche per l’Europa che, come l’Italia, “non sta facendo abbastanza” sul tema dell’immigrazione. “Non possiamo essere Europa per un verso e non esserlo per un altro – ha sottolineato l’esponente del Pd -. E soprattutto il Mezzogiorno d’Italia non può essere ritenuto l’ultima landa desolata del Paese e del continente europeo”.
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