Un blitz notturno per ricordare a tutti che Milano ci sono troppi edifici costruiti e poi abbandonati. I ragazzi del collettivo Macao hanno preso rulli, vernice e oli di gomito e nella notte hanno scritto le cifre dei metri quadrati inutilizzati a caratteri cubitali sulle pareti di alcuni edifici per “mettere a nudo le dimensioni fisiche della sottrazione di spazio, che fino ad oggi era solo un rimosso”, si legge in una loro nota.
Di fronte al muri di cinta dell’ex macello in via Lombroso hanno scritto 800.000, alla Torre Galfa 26.1000 e sull’ex provveditorato in via Ripamonti 9.000. In totale, però, sono 916mila i metri quadrati vuoti in città. Un vero e proprio spreco: una superficie pari a quasi 85 campi da calcio completamente vuota.
L’azione fa parte della campagna “#nonèmicalaluna”. Gli attivisti hanno detto che “la città non finisce con l’abbandono o la speculazione; è il luogo possibile dei sogni, rappresenta la geografia dei desideri. I luoghi allora sono molto più delle loro mura, della loro materia; sono simboli e aprono immaginari”.
“Non è mica la luna è il racconto di queste due città; quella dell’abbandono e quella del desiderio. La prima va rivelata, la seconda va messa in scena”.