«Proprio oggi comunicheremo l’assunzione di 11.278 docenti, la situazione nella scuola è sotto controllo»: lo ha detto a “Prima di tutto”, su Rai radio 1, il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, in merito all’allarme lanciato dai sindacati sulla carenza di insegnanti e il ritardo delle nomine.
Sul problema sollevato dal Codacons per gli insegnanti abilitati, il ministro ha spiegato: «L’abilitazione non equivale al concorso, il concorso è il passo successivo, ora il reclutamento per legge funziona così. Così come esistono le graduatorie a esaurimento da rispettare, poi, quando vengono esaurite, si adotta un regime diverso. Non possiamo sempre pensare di sovvertire le regole che abbiamo definito. Anche io, come ministro, mi trovo di fronte al dilemma di dover garantire i diritti ai precari anziani, che lavorano da anni e pagano i costi di un lungo precariato, e anche garantire ai giovani un accesso meritocratico. La soluzione del 50 e 50 graduatorie e concorso è un modo per tenere conto di entrambe le esigenze. Il problema vero – ha continuato Carrozza – è che in passato la scuola è stata usata con portafoglio da cui estrarre banconote per pagare altre spese pubbliche».
Carrozza ha affrontato anche il tema dei supplenti mancanti: «nella scuola c’è un organico di diritto inferiore alle esigenze di fatto. La strada è stabilizzare e fare un migliore dimensionamento dell’organico che davvero serve alla scuola».
«Il mio tentativo – ha detto il ministro – è quello di fare un migliore dimensionamento dell’organico che serve davvero alla scuola. Ci sono regioni – ha spiegato – che hanno avuto un aumento della popolazione giovabile come l’Emilia Romagna e altre che invece hanno registrato un significativo calo. Bisogna riuscire ad avere un sistema più equo».
La situazione – ha poi detto Carrozza, commentando l’allarme lanciato dai sindacati su un avvio di anno scolastico con il rischio di avere tante cattedre scoperte – è sotto controllo. Oggi ho convocato i sindacati e comunicheremo oltre 11 mila assunzioni, ieri abbiamo comunicato le immissioni in ruolo dei dirigenti scolastici. Stiamo preparando un’informativa per i dirigenti degli uffici scolastici regionali in modo che provvedano a fare tutte le immissioni in ruolo».
Riferendosi poi alla class action annunciata dal Codacons, il ministro ha osservato che «la soluzione non può essere sempre il ricorso». «Siamo abituati ad avere continuamente ricorsi, è una cosa che ho trovato al Ministero e che vorrei cambiare. Qualunque provvedimento è soggetto sempre a ricorso, a un conseguente allungamento dei tempi e poi a recriminazione per questo allungamento. A volte bisogna anche saper aspettare e accettare gli esiti dei concorsi. Certamente – ha aggiunto – sarebbe opportuno semplificare le regole e renderle meno attaccabili».
Il ministro ha infine ribadito che abilitazione e concorso sono due step diversi. «O riformiamo tutto e troviamo un nuovo procedimento per il reclutamento degli insegnanti o non si può pensare sempre di sovvertire le regole già definite».
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