Sveglia alle 6.45, tutti i giorni, anche il sabato. Operazione sistemazione casa, preparazione colazione, lasciare le istruzioni per tutta la giornata. Adagio, per cercare di non svegliare il resto della famiglia che ancora dorme. E poi si parte per andare a lavoro nel centro estetico. La vita di Giorgia (nome fittizzio) ha questi ritmi. E non potrebbe andare altrimenti.
“A lavoro non mi posso lamentare. Adesso che è estate la gente ha bisogno dell’estetista. Sai si va al mare…” Ma il resto dell’anno è tutta un’incognita. Non solo per lei, ma anche per il marito, impiegato nell’edilizia, che qualche mese fa è stato licenziato. “A casa si annoia, ma è rassegnato”.
Giorgia, non solo si occupa della casa, ma porta anche i soldi a casa. E questo succede ormai da qualche anno, da quando Vincenzo (anche questo è un nome inventato) il marito, è costretto a lunghe pause e ansie prima che venga richiamato a lavorare. “Il periodo è difficilissimo. Nessuno più costruisce nulla, né ristruttura… non ci sono soldi e tutto si ferma”.
Ma Giorgia non si ferma un attimo, visto che deve mantenere anche 3 figli. Il telefono squilla ogni 3 minuti, appuntamenti su appuntamenti in questa estate che non accenna a decollare nemmeno in Sicilia. Ma da queste parti, estate o no, non si rinuncia al mare, per la fortuna dell’estetista. Che non è la sola a sobbarcarsi il peso della famiglia. La sorella, più piccola, è nelle sue stesse condizioni. “Il convivente è stato licenziato qualche mese prima del mio”, mi racconta Giorgia. “A settembre si sposano, ma con questa aria che tira… il matrimonio però era programmato da tempo. Stringiamo i denti e proviamo a goderci i preparativi e la festa.” La sorella di Giorgia ha una bambina, piccola. “In questo momento mio cognato fa il baby-sitter”, scherza l’estetista. Ma è così, si fa di necessità virtù.
Ormai sono tanti i casi in cui le donne diventano determinanti per il mantenimento della famiglia. Quella che prima era considerata la regina del focolare domestico, adesso si trasforma in “capo famiglia”. “Si sa, noi donne siamo forti e in grado di sopportare pesi enormi come questo”. Ma il sorriso sulle labbra di Giorgia non manca mai. E questa crisi fa riscoprire il valore e la forza di quelli che si chiamava il sesso debole.
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