L'Europa arriva a Lampedusa: fischi e proteste
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L'Europa arriva a Lampedusa: fischi e proteste

Oggi sull'isola il presidente della Commissione europea Barroso ed il commissario europeo Malmstrom. I lampedusani: hanno urlato: «Vergogna, Vergogna. Assassini!».

L'Europa arriva a Lampedusa: fischi e proteste
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9 Ottobre 2013 - 10.31


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Dopo il naufragio che ha causato finora 289 vittime accertate, oggi a Lampedusa sono arrivati il presidente della Commissione europea Barroso ed il commissario europeo Malmstrom. Ad accoglierli sull’isola Letta ed Alfano. “Vergogna, assassini”, con queste grida un gruppo di cittadini lampedusani ha “salutato” l’arrivo degli esponenti del governo. “Andate via”, hanno urlato i cittadini tra salve di fischi.

I lampedusani per protesta hanno mostrato grandi fotografie dei naufragi precedenti. “Il probleam – ha detto uno di loro – è in Africa. La prima cosa che si deve fare è istituire corridoi umanitari. Proporre il Nobel per Lampeusa è solo ipocrisia da parte della politica. Lo sanno che in quei paesi ci sono torture, violenze”. Ai cronisti non è stato consentito di accere nel perimetro dell’aeroporto.

Barroso, l’Europa non può voltarsi dall’altra parte – Di fronte a una tragedia come quella di Lampedusa “l’Europa non può voltarsi dall’altra parte”. Lo ha detto il presidente della Commissione europea nella conferenza stampa. “L’Unione europea è insieme alla gente di Lampedusa”. E ha aggiunto: “Negli occhi dei sopravvissuti al naufragio che ho visto oggi a Lampedusa ho visto tanta disperazione ma anche alcune scintille di speranza. Dobbiamo dare una base razionale alla loro speranza”.

“L’immagine delle centinaia di bare non andrà mai via dalla mia mente. È un’immagine che non si può dimenticare, C’erano bare di bambini, madri e figli: è qualcosa che mi ha scioccato e rattristato”.

Letta: “Funerale di Stato per le vittime” – È stato deciso che per le vittime del naufragio di Lampedusa ci sarà il funerale di Stato. Lo ha detto il premier Letta, in conferenza stampa a Lampedusa. “Grazie – ha aggiunto – al presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso ed al commissario Cecilia Malmstrom per essere qui con noi oggi, per aver accettato l’invito del governo a vedere in prima persona il dramma che si sta vivendo qui”.

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Napolitano: “Condizioni del Mediterraneo sono gravi” – Nel sud del Mediterraneo si vive “in gravi condizioni”, ed è minacciato “non solo il diritto al lavoro o il godimento dei diritti civile, ma addirittura il diritto alla vita”. Ad affermarlo è il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale si dice però certo che oggi in Europa ci sia “consapevolezza” di queste nuove sfide “che vengono dal sud del Mediterraneo”.

Malmstrom, dolore davanti alle bare – “Un immenso dolore davanti alle 280 bare a Lampedusa. Non è degno dell’Europa”. Così il commissario europeo Cecilia Malmstrom su Twitter.

Letta e Barroso al centro d’accoglienza – Il presidente del Consiglio Enrico Letta e il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso sono in questo momento al Centro di accoglienza di Lampedusa. “Ho visto sofferenza e dolore”, ha detto Letta.


Immigrazione, 190 mln in bozza “Dl manovrina”
– Il decreto legge “manovrina”, in arrivo al consiglio dei Ministri, si occupa anche dell’emergenza immigrazione. Per fronteggiare “l’eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazionale” è stato infatti istituito un apposito fondo con la dotazione finanziaria di 190 milioni per il 2013. Il fondo per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati è incrementato di 20 mln.

Continuano le ricerche – Il corpo di un migrante è stato recuperato dalle motovedette a 12 miglia dall’isola di Lampedusa. Il corpo è stato segnalato da un peschereccio tunisino che ha avvisato le autorità italiane. Dal primo esame medico-legale effettuato il corpo sarebbe di uno dei migranti che erano a bordo del peschereccio naufragato giovedì a Lampedusa.

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Letta in ginocchio davanti alle bare – Il premier, appena atterrato a Lampedusa, ha reso omaggio alle salme degli immigrati raccolte nell’hangar dell’aeroporto di Lampedusa. Il presidente del Consiglio si è inginocchiato davanti ai feretri bianchi dei bambini che hanno perso la vita nella tragedia, per un minuto di raccoglimento, e, affiancato dal presidente della Commissione Ue e dal ministro dell’Interno, si è nuovamente inginocchiato per deporre un mazzo di fiori sulle prima fila di bare.

Nuova preghiera del Papa per Lampedusa – “Con speciale affetto, saluto i vescovi della Chiesa di tradizione alessandrina di Etiopia ed Eritrea, ai quali sono particolarmente vicino nella preghiera e nel dolore per tanti figli della loro terra che hanno perso la vita nella tragedia di Lampedusa”. Lo ha detto papa Francesco al termine dell’udienza generale.

Censis-Ocse: in arrivo nuova ondata migratoria – Una “nuova consistente ondata migratoria è in atto nel 2013” verso il nostro paese. Lo ha sottolineato il Censis nel contributo italiano al Rapporto Ocse “International Migration Outlook – Prospettive sulle migrazioni internazionali”, la cui edizione 2013 è stata presentata oggi al Cnel.

Mauro, condizioni perché ce ne siano altre – “C’erano e ci sono tutte le condizioni perché una tragedia come quella di Lampedusa si verificasse e possa verificarsi ancora”. Lo ha sottolineato il ministro della Difesa, Mario Mauro, nel corso di un’audizione al Senato davanti alle Commissioni riunite Difesa, Esteri e Politiche Ue. Per il ministro, “c’è una virtuale assenza di capacità di controllo delle proprie acque territoriali da parte dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo”: da un lato, “l’attività dei gruppi di trafficanti di esseri umani è quanto mai forte e sostanzialmente priva di contrasto”, dall’altro “le cause che spingono alla fuga dalla propria terra tante persone non sono state rimosse”.

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I Paesi di origine dei flussi migratori “vanno aiutati”, ha ribadito Mauro, e “l’Europa deve fare la sua parte al fianco dell’Italia, non può tenersi in disparte: non vogliamo scaricare su altri il tema dei rifugiati, è vero che altri Paesi ne accolgono molti più di noi, ma è da noi che arrivano a rischio della loro vita. In dieci anni ne abbiamo salvati in mare 120mila, quanti altri sono morti?”.

Per il ministro della Difesa, a livello europeo “non basta pianificare per il futuro”, servono “azioni concrete subito” e “interventi di cooperazione in ogni campo: penso, ad esempio, ad un comando europeo per il trasporto aereo e a una strategia marittima comune finalizzata soprattutto al contrasto dei flussi migratori”.


Frontex: stanziato budget per operazione Hermes
– “Abbiamo deciso di riallocare due milioni di euro del nostro budget, dando priorità all’Italia e tagliando altre attività, per estendere l’operazione Hermes fino a novembre. Ma per farlo ci siamo rivoltati le tasche. I nostri fondi per il 2013 ora sono esauriti”, così il vicedirettore di Frontex Gill Arias.


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