Albano, calci e pugni contro la bara di Priebke
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Albano, calci e pugni contro la bara di Priebke

I funerali del boia delle Ardeatine ad Albano nella comunità lefebvriana, al termine di un braccio di ferro tra sindaco e prefetto. La folla canta Bella Ciao, la polizia carica.

Albano, calci e pugni contro la bara di Priebke
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15 Ottobre 2013 - 22.10


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Il carro funebre con la salma di Erich Priebke è arrivato oggi pomeriggio ad Albano Laziale alla confraternina dei padri lefebvriani, dove tra poco si terranno i funerali dell’ex capitano delle SS. Ad attenderla una folla inferocita di cittadini che ha preso a calci e pugni la bara tra urla e grida “Boia”, “criminale”, “assassini”. La bara è riuscita ad oltrpassare i cancelli entrando a stento in chiesa.

Almeno 200 persone si sono radunate di fronte al convento per protestare contro la decisione “imposta” dal prefetto di Roma di tenere i funerali nella cittadina dei Castelli Romani. Il sindaco Nicola Marini aveva anche emanato un’ordinanza con cui vietava il passaggio della salma ma il prefetto Pecoraro ha replicato firmando una revoca al divieto che di fatto ha annullato il “niet” del municipio. Il primo cittadino: “Siamo obbligati a far passare la bara”. Dopo i funerali la salma sarà riportata a Roma per la cremazione.

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22:30. La salma dell’ex capitano delle SS si trova ancora nella struttura dei lefebvriani e non è escluso che vi rimanga per tutta la notte. L’avvocato di Erich Priebke è ancora all’interno della struttura. Il questore di Roma, Fulvio Della Rocca, ha intanto deciso di rinforzare il presidio delle forze dell’ordine nella cittadina dei Castelli romani.

21:16. “Ho rimesso ai familiari il mio mandato di legale e tutore di Priebke. Non ho autorizzato il rito perché mancavano i familiari e gli amici più stretti”. Lo ha detto Paolo Giachini, il suo legale.

20:01. Al presidio davanti la cappella dei lefebvriani dove dovevano celebrare i funerali di Priebke, che a più di due ore dall’ingresso del carro funebre non sono ancora iniziati, stanno partecipando diverse centinaia di manifestanti. Tra loro con la fascia tricolore il sindaco di Albano Nicola Marini solidale con i suoi concittadini.

“Siamo qui a manifestare perché questa è un’offesa e una ferita profonda per la citta’ e non solo -sottolinea il primo cittadino- ma anche per tutto il territorio. Accanto a me infatti ci sono i sindaci di altri comuni dei Castelli. È una ferita profonda anche alla memoria e alla storia della nostra città”.

Il sindaco mentre i manifestanti continuano a scandire ‘siamo tutti antifascisti’. sottolinea che in ogni caso “il feretro tornerà nella Capitale”, “me lo ha assicurato il prefetto”, ha concluso.

19:00. Nella ressa creatasi dopo l’apertura di un cancello, che faceva presumere l’uscita del feretro di Priebke dopo i funerali, una manifestante è stata colta da un malore. È stata subito soccorsa dalle forze dell’ordine.

ore 18:32. Emanuele Fiano ha duramente stigmatizzato la decisione di far celebrare i funerali di Erich Priebke ad Albano e di consentire l’arrivo di un gruppo di neonazisti. “Fino a quando dovremo sopportare in questo paese manifestazioni neofasciste e neonaziste?”, ha chiesto il deputato del Pd prendendo la parola in Aula alla Camera. “Priebke non era un soldato semplice, era un capitano, l’aiutante di Kappler”, ha ricordato, “è il simbolo di quelli che hanno perso o oggi non saremmo qui. Per questo noi antifascisti italiani, di qualsiasi partito siamo, ci battiamo perché non sia dato spazio ai nipotini di coloro che hanno perso e vorrebbero riscrivere la storia”. Dunque, “siccome non vogliamo che costoro tornino, siamo allibiti e scandalizzati per il fatto che si sia permesso a un pullman di neonazisti di andare in un Comune, che aveva proibito il funerale e che non lo voleva, a celebrare il maiale Priebke”, ha aggiunto.


Ore 17,42. Nazifascisti.
Tensione tra i manifestanti contro i funerali di Priebke e gruppi di estrema destra, che accusano i primi di aver preso a calci il carro funebre con la bara. I due gruppi si fronteggiano davanti alla chiesa di Albano dove si svolgono i funerali di Priebke e volano insulti. Gli agenti in tenuta anti-sommossa, li dividono. I gruppi di destra fanno il saluto fascista e gridano “boia chi molla”.

Ore 17,22. Il furgone con la bara di Priebke è appena entrato nella comunità scortato dalla polizia. I manifestanti hanno tentato un blocco, parzialmente riuscito. Il furgone è stato costretto a fermarsi, colpito da calci e pugni. Poi carabinieri e polizia hanno forzato il blocco e la bara è entrata.

Ore 17,12 . “Invito tutti a rimanere calmi, anche se non cambia la nostra contrarietà all’evento”. Lo ha affermato il sindaco di Albano Laziale Nicola Marini: “Siamo qui in piazza in modo civile, e democratico anche se ribadisco che è stata ferita la sensibilità della città”.

Ore 17. Un centinaio di persone sta intonando Bella ciao e urla “vergogna, vergogna” fuori dalla cappella del Sacro Cuore di Gesù ad Albano laziale, dove si stanno per celebrare i funerali dell’ex capitano delle Ss Erich Priebke. Fuori dalla cappella dei lefebvriani un cordone di polizia impedisce ai manifestanti di avvicinarsi all’ingresso. Tanti i ragazzi presenti che espongono diversi cartelli. Uno riporta: ”Abbiamo promesso di non dimenticare. 335 motivi apolitici per potersi indignare”. La folla si e’ radunata alla notizia che i funerali dell’ex capitano delle Ss si svolgeranno proprio nella cittadina dei Castelli.

Ore 16.47. ”Con il pesante tributo di sangue che Genzano ha pagato nell’eccidio delle Fosse Ardeatine, nel quale vennero trucidati sei nostri concittadini, non possiamo che opporci alle esequie di Erich Priebke ad Albano Laziale”. Lo dichiara il sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, dopo la notizia che i funerali dell’ex Ss verranno celebrati nella confraternita dei Lefebvriani Pio X ad Albano. Furono sei i cittadini genzanesi ammazzati alle Fosse Ardeatine: Bruno Annarumi, Vittorio Buttaroni, Roberto Lordi, Ettore Ronconi, Ivano Scarioli e Sebastiano Silvestri. ”Esecutore di una vendetta spietata contro persone innocenti e inermi, non pentito dei suoi crimini ne’ della sua cieca collaborazione col regime nazista. Tutto cio’ offende l’intera citta’ di Genzano. Appoggiamo le iniziative che il sindaco di Albano, citta’ medaglia d’argento alla Resistenza, sta predisponendo per marcare il dissenso nei confronti di una vera e propria provocazione”, ha proseguito il primo cittadino. ”Genzano e tutti i Castelli Romani durante la II guerra mondiale si sono distinti per aver attuato una resistenza alla violenza cieca dell’occupazione nazista, pagando non solo con i martiri delle Fosse Ardeatine ma con tantissime altre vittime cadute per la liberta’ e durante i bombardamenti”, conclude il sindaco. ”Celebrare le esequie nella nostra zona vuol dire mancare di rispetto ai nostri morti, alla nostra terra e alla nostra tradizione antifascista”.

Ore 16.40. Arrivano i nenoazisti – Adesso è allarme ad Albano Laziale dove, dopo un duro braccio di ferro, si terranno le esequie private per Erich Priebke. Alle autorità comunali di sicurezza è stato segnalato che al funerale saranno presenti diversi neonazisti, che arriveranno nella cittadina laziale con un treno regionale: “Siamo molto preoccupati per l’ordine pubblico”, riferiscono dal Comune.

Ore 16.30 la tensione sale – Ci sono stati momenti di tensione tra forze dell’ordine e alcuni manifestanti anti-Priebke davanti alla chiesa di San Pio X ad Albano Laziale: è scattato un attimo di tensione tra gli agenti e i manifestanti quando i primi li hanno invitati a spostarsi. Ai cancelli della Chiesa di San Pio X è stato esposto uno striscione con su scritto “Priebke Boia”.

Ore 16, il Sindaco irritato – Il Sindaco Marini non ci sta: “Alle 16 ho firmato l’ordinanza per impedire il passaggio della salma di Erich Priebke. Stiamo valutando come non far svolgere i funerali di Priebke qui nel nostro comune. E’ una ferita lacerante. Sicuramente non consentiremo la tumulazione, visto che è di nostra competenza. Sono allibito che fino ad ora nessuna istituzione lo abbia avvisato: ho saputo la notizia dai giornalisti e di questo sono moralmente e civilmente allibito. Sono molto preoccupato di quello che potrà essere l’ordine pubblico, la gente si sta già radunando”. Ma il feretro parte dal Gemelli e il prefetto annulla le decisioni del primo cittadino.

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