Abu Mazen incontra il Papa: accordo tra Israele e Palestina in tempi rapidi
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Abu Mazen incontra il Papa: accordo tra Israele e Palestina in tempi rapidi

Il Pontefice ha donato al presidente dell'Autorità Palestinese una penna: «Spero di firmare l'accordo di pace con questa", ha detto Abu Mazen.

Abu Mazen incontra il Papa: accordo tra Israele e Palestina in tempi rapidi
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17 Ottobre 2013 - 12.42


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Un accordo di pace tra Israele e Palestina in tempi rapidi. È l’auspicio di Abu Mazen e Papa Francesco. Dopo il colloquio privato di 25 minuti in Vaticano, che ha avuto questo tema al centro, il Pontefice ha donato al presidente dell’Autorità Palestinese una penna che riproduce la colonna del baldacchino berniniano dell’altare della Confessione in San Pietro, pronunciando le parole: “Sicuramente lei deve firmare molte cose”. E Abu Mazen ha risposto: “Spero di firmare con questa penna l’accordo di pace con Israele”. E il Papa ha voluto aggiungere: “Presto, presto!”.

Abu Mazen ha poi riferito di avere invitato in Terra Santa Papa Francesco. Il presidente dell’Anp ha detto che “è stato un piacere incontrare il Pontefice per la prima volta e l’ho invitato in Terra Santa”.

“È un grande piacere venire qui – ha detto Abu Mazen stringendogli la mano – per parlare la prima volta con Sua Santità”. Il Pontefice ha risposto: “Sono molto onorato. Le auguro di sentirsi a casa”. Alla presentazione di un consigliere economico palestinese, Francesco si è rivolto scherzando: “È lui ad avere il potere”.

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Il capo di Stato palestinese ha portato al Pontefice in dono un quadro di piastrelle con una veduta di Betlemme e una bibbia (la prima stampata in Palestina).

Quando è stato Francesco a porgere uno dei suoi regalo, una penna, accompagnata dalla consueta frase che pronuncia in questi casi (“Sicuramente – gli ha detto – lei avra qualcosa da firmare”), Abu Mazen ha commentato: “Spero di firmare con questa penna l’accordo di pace con Israele”. Nel momento dei saluti poi il presidente ha commentato con monsignor Dominique Mamberti, segretario per i rapporti con gli Stati: “È stato un piacere, ho invitato il Papa in Terra Santa”.

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