di Sara Lucaroni
Migliora la conoscenza in positivo della Massoneria e sono in aumento le richieste di adesione. Cambia anche l’identikit dei fratelli, sempre più giovani: professionisti under 40 o anche giovanissimi, consapevoli di cosa sia la Libera Muratoria e alla ricerca di punti di riferimento.
Secondo uno studio Eurispes contenuto nel Rapporto Italia 2014 e i cui dati sull’argomento sono stati anticipati in questi giorni, emergono spunti significativi sull’evoluzione della percezione della Massoneria in Italia e sui primi risultati delle politiche di apertura e trasparenza avviate negli ultimi 15 anni dai Gran Maestri dalle tre principali obbedienze: Grande Oriente d’Italia, Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M e la Gran Loggia Regolare.
Sono 40.000 i grembiulini, di cui 22.169 appartenenti al solo G.O.I (dati ufficiali G.O.I diffusi ad ottobre) e sono in aumento le richieste di iniziazione di giovani alle tre sigle principali ma anche alla miriade di obbedienze (molte delle quali definite “spurie”, irregolari) che caratterizzano il tessuto della Libera Muratoria italiana.
L’incremento delle pubblicazioni; la scelta di una linea culturale comune tra le principali obbedienze; gli eventi e gli interventi al dibattito sulle idee e sui fatti della vita sociale e civile; l’accesso agli archivi e anche l’uso di internet e dei social, sembrano aver modificato la percezione degli italiani sulle fratellanze che, sempre secondo i dati Eurispes, per l’80 % sa che esiste la Massoneria, il 25% ne ha un quadro chiaro circa ruolo e influenza culturale e il 10 % ne consosce struttura e contenuti.
Le politiche di trasparenza volte a cancellare lo scandalo P2 e le inchieste degli anni ’90 con il conseguente svuotamento dei templi, sembrano aver permesso alla Massoneria di mettere in secondo piano le ombre e proporsi come una delle risposte credibili al bisogno di orientamento, di appartenenza e di senso di cui sono alla ricerca soprattutto le fasce più giovani.
“La Massoneria ha capito finalmente che la comunicazione non ammette repliche: o la produci o la subisci”- ha spiegato il presidente di Eurispes Gian Maria Fara. Che aggiunge: “La ‘glasnost’ di alcune Obbedienze, attraverso i siti internet e le informazioni chiare, sta facendo bene alla Massoneria” che, “pur essendo considerata da alcuni come lobby di affari e camera di compensazione, in realtà conta molto meno di quello che si ritiene. Il suo è più un ruolo culturale, di difesa dei valori laici”.
Il G.O.I, nel 2013 ha iniziato 1.136 profani, e altri 1.104 attendono di essere ammessi. Questa obbedienza, come la Gran Loggia d’Italia, è in fase elettorale per la fine del mandato rispettivamente dei Gran Maestri Gustavo Raffi e Luigi Pruneti. Per chi prenderà il loro posto la scommessa è tra due orientamenti: la prosecuzione delle scelte di trasparenza e dialogo con il così detto “mondo profano”, e la linea tradizionalista-esoterica per la quale la segretezza rimane il tratto distintivo nelle logge. Ma la rinnovata percezione della Massoneria è il sintomo della forte necessità di riappropriarsi di sistemi di valori che appaiono delegittimati o venuti meno. È questa la vera sfida a cui sono chiamati anche partiti, Chiesa e istituzioni.