“Viva la mafia, viva i forconi! Questa è la rivoluzione che farà libera la Sicilia. Attaccheremo lo Stato!”. Una scritta inquietante, un messaggio minaccioso comparso all’ingresso di un consorzio di autotrasportatori della Fita-Cna a Campobello di Licata, nell’Agrigentino. Il consorzio aveva preso una posizione contraria ai blocchi annunciati dal movimento dei Forconi. Un episodio gravissimo, a margine di una agitazione dai tanti risvolti oscuri. Nel cartello fatto trovare davanti al consorzio che preferisce non aderire ai “pressanti inviti” dei Forconi, c’è anche un preciso invito:” “Non fare uscire i mezzi nel giorno della rivoluzione perché vi pesteremo a sangue fino a farvi morire…”.
Del clima che si respira in Sicilia e dell’episodio di Campobello di Licata si occupa il ministro della Pubblica amministrazione e la semplificazione, Gianpiero D’Alia. Si è rivolto al ministro dell’Interno Angelino Alfano chiedendogli di intervenire “prima che la situazione diventi fuori controllo per individuare e punire duramente quanti pensano di trasformare una manifestazione di autotrasportatori in un’azione di sabotaggio dello Stato e di recrudescenza mafiosa”.