Il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti
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Il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti

Il Pontefice in Piazza di Spagna per il tradizionale Atto di venerazione all'Immacolata lancia il suo appello contro ogni genere di indifferenza.

Il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti
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8 Dicembre 2013 - 17.22


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Papa Francesco, recitando la preghiera nel tradizionale Atto di venerazione all’Immacolata in piazza di Spagna, lancia il suo appello contro ogni genere di indifferenza. “Il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti, la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti, la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano, ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata”.

Il Pontefice è stato accolto in Piazza di Spagna da una folla di decine di migliaia di persone. Arrivato a bordo della Ford Focus che usa ormai abitualmente per i suoi spostamenti nella città il Papa ha poi percorso a piedi la piazza fino alla Statua dell’Immacolata, salutando la folla sui due lati, baciando e abbracciando alcuni disabili. Bergoglio si è anche chinato a raccogliere un fiore che gli è stato lanciato dai fedeli. Il primo gesto di Francesco in piazza di Spagna è stato invece chinarsi per raccogliere una rosa bianca che qualcuno aveva lanciato verso di lui.

“Ascolta la nostra preghiera, esaudisci la nostra supplica: sia in noi la bellezza dell’amore misericordioso di Dio in Gesù, sia questa divina bellezza a salvare noi, la nostra città, il mondo intero”. Così papa Francesco ha concluso la sua preghiera a Maria, appositamente composta per l’atto di venerazione all’Immacolata in Piazza di Spagna.

Al termine dell’omaggio all’Immacolata il Santo Padre si è intrattenuto a salutare la folla dei fedeli, con uno dei presenti si è scambiato lo zucchetto bianco. Il Pontefice ha poi abbracciato anche diversi disabili in sedia a rotelle accompagnati dall’Unitalsi, alcuni dei quali provenienti dalle zone alluvionate della Sardegna. Papa Framncesco è quindi ripartito in auto per recarsi alla basilica di Santa Maria Maggiore per pregare dinanzi all’immagine della “Salus Populi Romani” dove è stato accolto da una folla di fedeli che lo ha salutato con un applauso scrosciante. In tanti hanno chiamato il suo nome esortandolo a dire una parola di saluto.

L’Angelus

Questa mattina in una piazza San Pietro gremita di fedeli il Papa ha dedicato la riflessione dell’Angelus al’Immacolata Concezione e commentando i brani del vangelo dedicati alla figura di Maria ha detto: “la Madre di Gesù, la nostra Madre”, invitando anche i fedeli a ripetere con lui tre volte l’appellativo “piena di grazia”. Bergoglio ne ha parlato come di “una ragazza di Nazareth, piccola località della Galilea, nella periferia dell’impero romano e anche nella periferia di Israele”, su cui però “si è posato lo sguardo del Signore, che l’ha prescelta per essere madre del suo Figlio”. E illustrando in breve il dogma dell’Immacolata Concezione, ha spiegato: “In vista di questa maternità, Maria è stata preservata dal peccato originale, cioè da quella frattura nella comunione con Dio, con gli altri e con il creato che ferisce in profondità ogni essere umano”.

“Ma questa frattura – ha proseguito – è stata sanata in anticipo nella Madre di Colui che è venuto a liberarci dalla schiavitù del peccato. L’Immacolata è inscritta nel disegno di Dio; è frutto dell’amore di Dio che salva il mondo”. Secondo Bergoglio, “il mistero di questa ragazza di Nazareth, che è nel cuore di Dio, non ci è estraneo. Infatti Dio posa il suo sguardo d’amore su ogni uomo e ogni donna! Con nome e cognome. L’Apostolo Paolo afferma che Dio ‘ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati'”.

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