I Forconi marciano su Roma
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I Forconi marciano su Roma

L'ala dura della protesta oggi nella Capitale per la manifestazione più attesa. Al Viminale è stato convocato un vertice sulla sicurezza. In mille a Piazza del Popolo.

I Forconi marciano su Roma
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18 Dicembre 2013 - 11.00


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Roma è col fiato sospeso da giorni in attesa della manifestazione di oggi del Movimento dei Forconi. In Piazza del Popolo è da poco iniziata la manifestazione dell’ala dura del movimento. In piazza un migliaio di manifestanti che intonano slogan contro il governo e la “casta” sventolando numerosi tricolori.

Nella centralissima piazza della Capitale sono arrivate delegazioni da ogni parte d’Italia, dalla Calabria alla Toscana. “Non mi suicido, combatto”, recita il cartello sorretto da un manifestante che indossa un casco di protezione con la scritta “elmo di Scipio”.

Il fondatore del movimento in Sicilia, che non parteciperà, esprime preoccupazione: “è pesantemente spostata a destra”.

La giornata è iniziata con momenti di tensione alla stazione di Pisa, bloccata da un gruppo di attivisti diretti a Roma e determinati a viaggiare in treno senza pagare il biglietto.

“È stato creato un clima mediatico di terrore, ora la gente ha paura”. Il popolo dei “falchi” guidati da Danilo Calvani si prepara al viaggio verso Roma dove oggi pomeriggio prenderanno parte alla manifestazione dei Forconi. Il pullman con una quarantina di militanti è appena partito da Latina in direzione della Capitale.

“Non accetteremo atteggiamenti equivoci, quindi avvertiamo tutti che se mai qualcuno avesse intenzione di coprirsi il volto in piazza sarà denunciato da noi stessi alle forze dell’ordine, non accettiamo ingerenze nel movimento”, ha detto Aladino Castellani al momento della partenza.

Poco prima nella piazza del capoluogo pontino era arrivato anche Roberto Reginaldi, esponente di Forza Nuova ed esponente di spicco del movimento a Sezze, vicino Latina. Il militante ha lasciato la piazza a bordo di una Mercedes di lusso. “Ma è del 2003”, ha risposto a chi gli faceva notare la grossa cilindrata dell’auto che faceva pensare alla Jaguar con cui Calvani era stato visto a Genova.

Calvani: “Presidi a oltranza in tutta Italia”
«Andremo avanti ad oltranza con i presidi che già ci sono e si moltiplicheranno in tutta Italia fin quando questa classe politica non se ne andrà» ha detto il leader dell’ala dissidente del coordinamento 9 dicembre, Danilo Calvani, aggiungendo che il movimento chiede “nuove elezioni perchè la classe politica attuale non ci rappresenta. Ma non formeremo alcun partito. Oggi qui c’è gente che ha votato per tutti i partiti, di destra e di sinistra.

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A Roma anche studenti, arrivano con Inno Mameli – Alcune decine di studenti ed operai sono appena arrivati a piazza del Popolo accolti dagli applausi dei manifestanti. I ragazzi hanno fatto il loro ingresso da piazzale Flaminio tenendo nelle mani fumogeni tricolore che hanno colorato la piazza. Intonando l’Inno di Mameli, gli studenti hanno esposto uno striscione con scritto ‘Studenti, braccianti, operai… il sole non sorge a Bruxelles’. Alcuni manifestanti hanno anche intonato cori contro i giornalisti, definendoli “terroristi”.

L’invito dei manifestanti, “via i passamontagna” – Alcuni manifestanti, vicini al leader del movimento dei Forconi Danilo Calvani, stanno invitando i manifestanti ad avere il volto scoperto. Dopo aver intercettato un ragazzo con indosso il passamontagna, gli hanno chiesto di togliere l’indumento e manifestare a volto scoperto. La stessa scena è stata ripetuta più volte dai fedeli di Calvani sempre a piazza del Popolo.

Numerosi i passanti ed i turisti che si fermano incuriositi ad osservare la manifestazione. A presidio della piazza ci sono anche blindati di carabinieri e polizia, anche se la situazione al momento appare tranquilla.

Presidio sulla statale Lecce-Maglie, rallentamenti – Un centinaio di manifestanti occupano da circa due ore una delle due corsie di marcia della statale Lecce-Maglie, all’altezza del centro commerciale Leclerc. Disagi e rallentamenti al traffico.

Raduno in Piazza del Popolo – Sono attese migliaia di persone alle 15 in Piazza del Popolo. Prevedere con precisione il numero non è semplice perché tra i manifestanti ci sono state delle fratture. La parte più dialogante dei Forconi infatti non ci sarà: arriverà a Roma domenica per rivolgersi al Papa. È la scelta fatta ad esempio dal fondatore del movimento in Sicilia, Mariano Ferro, che dice di avere “paura per nuovi incidenti”. Secondo Ferro la manifestazione di oggi a Roma “è pesantemente spostata a destra”.

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Il leader dei Forconi siciliani spiega di essersi “messo paura” vedendo “organizzazioni fascistoidi che giravano da tutte le parti, senza prese di distanza”. Poi aggiunge: “Credo che abbiamo sbagliato a rompere. C’è stato tanto nervosismo, tanta stanchezza, troppe pressioni”. Danilo Calvani, dice, “ha capito meglio di noi la voglia della gente di andare a Roma, sfogarsi. Danilo è il mio capo, va bene così. Mi spiace solo che adesso mi chiamino traditore”.

Calvani: “Infiltrati? Paura solo di Letta e Napolitano” – Diversa la visione di Danilo Calvani, che sin dall’inizio promuove la manifestazione. “Non c’è nessuna etichetta politica – ha detto – È una protesta pacifica la nostra. Infiltrazioni? Abbiamo paura di Letta e Napolitano, queste sono le infiltrazioni di cui abbiamo paura. Nessuno provi a mettere cappelli politici alla nostra protesta”.

Casapound: saremo migliaia – A Roma sarà presente anche il movimento di estrema destra Casapound, guidato dal suo vicepresidente Simone Di Stefano, arrestato e condannato nei giorni scorsi per un blitz nella sede della rappresentanza dell’Unione Europea. “Arriveremo in duemila in Piazza del Popolo – annuncia Di Stefano – Calvani dice che non ci vuole? E come ci impedirà di manifestare?”. La città è blindata, anche perché ad alzare la tensione potrebbe esserci anche la protesta dei senza casa, che hanno organizzato un altro corteo in centro nel pomeriggio.

Comitato di Sicurezza – È convocato per le nove, al Viminale, il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza presieduto dal ministro Alfano, in vista delle proteste annunciate dall’ala più oltranzista dei Forconi.

Intanto Prefettura e forze dell’ordine hanno stabilito, fino a venerdì, il “divieto di assembramento” dei tir per le strade della Capitale e intorno ai caselli autostradali e anche di semplice circolazione per tutti quei mezzi che non siano impegnati nella distribuzione delle merci. Il Comune di Roma ha inoltre decretato il divieto di “occupazione del suolo pubblico”, quindi non saranno consentiti accampamenti improvvisati.

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Stazione Pisa, occupato binario – Tensione alla stazione ferroviaria di Pisa dove qualche decina di militanti dell’ala dura del movimento dei Forconi, diretti a Roma, ha bloccato il treno sul quale viaggiava rifiutandosi di pagare il biglietto. Per protesta una ventina di loro è scesa dal convoglio e ha occupato il binario 4.


Pansa, ci confrontiamo con la sofferenza della gente
– “Stiamo attraversando un periodo difficile e ci dobbiamo confrontare con una realta’ complessa”, nella quale “le città sono scenario di molte proteste e la tutela dell’ordine pubblico si confronta con la sofferenza dei nostri concittadini”. Lo ha detto il capo della Polizia, Alessandro Pansa, intervenendo alla cerimonia conclusiva del 102esimo corso di formazione per commissari, che si è svolta alla Scuola superiore di Polizia di Roma. Riferendosi alle iniziative di protesta che si susseguono nel paese, Pansa ha sottolineato: “Dobbiamo rispettare le liberta’ di tutti quelli che vogliono manifestare e quelli che non devono vedere compressi i propri diritti”.


Cancellieri, vigilare su infiltrazioni
– Il momento che sta vivendo l’Italia “e’ molto delicato” e riguardo alle proteste del Forconi e in particolare al sit-in di oggi a Roma “bisogna vigilare che non ci siano infiltrazioni o strumentalizzazioni”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri intervenuta a ’24Mattino’ su Radio24. “È un momento molto complesso per il Paese – ha osservato il ministro – ma ho fiducia nella professionalità delle forze dell’ordine e anche nella consapevolezza della gente che scende in piazza sulla situazione di grande difficoltà che stiamo vivendo”.


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