E’ stata aperta poco dopo le 14.30 di oggi e lo resterà fino a mezzanotte, per riaprire domani dalle 8.30 alla mezzanotte, la camera ardente di Claudio Abbado, spentosi ieri a Bologna a 80 anni di età dopo una lunga malattia. Istituzioni e gente comune daranno il loro ultimo saluto al grande direttore d’orchestra nella basilica bolognese di Santo Stefano, in attesa dei funerali che si terranno in forma strettamente privata, come chiesto dalla famiglia.
Il feretro del maestro è arrivato alla basilica accompagnato da un breve corteo funebre che ha seguito la bara dalla sua abitazione alla chiesa. In testa il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accompagnato dalla moglie Clio, insieme ai familiari e agli amici di Abbado, tra i quali ovviamente molti musicisti. Tra di loro anche l’architetto e senatore Renzo Piano.
Anche Abbado era stato nominato senatore a vita in riconoscimento di una lunga carriera che lo ha visto sul podio delle orchestre più prestigiose di tutto il mondo. Era stato proprio Napolitano a consegnarli la nomina di senatore, nell’agosto scorso. “La mia gratitudine – aveva detto Abbado – va al presidente Napolitano per aver voluto inserire, fra coloro che ‘hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo scientifico, artistico e sociale’, un rappresentante della cultura, e in particolare di quella musicale rimarcandone così l’importanza e il valore, accanto alla scienza, quale strumento di crescita e sviluppo per il Paese”.
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