La mano neonazista dietro l'oltraggio agli ebrei
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La mano neonazista dietro l'oltraggio agli ebrei

Fascisti e nostalgici di Hitler si mobilitano contro la Giornata della Memoria: questa è la pista seguita dagli inquirenti. Reazioni sdegnate.

La mano neonazista dietro l'oltraggio agli ebrei
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26 Gennaio 2014 - 16.55


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Due pacchi contenenti delle teste di maiale sono state recapitate al museo di piazza Sant’Egidio, dove è in corso una mostra sulla cultura ebraica, e all’ambasciata di Israele a Roma ed ad altri luoghi ebraici di Roma, tra cui la Sinagoga. «Un incidente intollerabile e brutale». Così il ministero degli esteri israeliano ha definito l’accaduto. «Sono manifestazioni che non possono essere tollerate» e «confidiamo nella polizia», ha aggiunto il ministero.

Si scava negli ambienti di estrema destra per risalire agli autori del gesto offensivo nei confronti della Comunità ebraica a Roma. La Procura ha aperto un fascicolo e con il passare delle ore si fa spazio l’ipotesi del reato per istigazione all’odio razziale.

I pacchi contenevano anche un biglietto con frasi deliranti, dove si fa riferimento all’ economia ebraica e le deportazioni oltre a riferimenti a Theodor Herzl, scrittore ungherese ottocentesco considerato il fondatore del sionismo. Il dipendente della società di spedizioni è stato già ascoltato la scorsa notte, le tre scatole erano arrivare il 23 sera al deposito di smistamento e forse lo scopo del mittente era proprio quello di far giungere a destinazione i pacchi lunedì prossimo, appunto nel Giorno della Memoria.

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La Digos ha attivato ricerche per rintracciare in tutta Italia il mittente dei pacchi. In particolare, gli investigatori – che pensano al gesto di un gruppo organizzato e non di una sola persona – stanno passando al setaccio alcuni ambienti dell’ estrema destra già in passato accusati di propaganda nazista ed antisionista, attraverso il web e il lavoro di intelligence.

Diocesi di Roma: “Episodi gravissimi, siamo vicini alla Comunità” – «La comunità cattolica di Roma esprime vicinanza, solidarietà e dolore ai fratelli Ebrei per le gravi manifestazioni di antisemitismo che in questi giorni sono state loro rivolte». Lo ha dichiarato il Vicariato di Roma. Si tratta di gesti “tanto più gravi alla vigilia della Giornata della Memoria del 27 gennaio”, dice don Walter Insero, portavoce del Vicariato.

“Come credenti nell’unico Dio e custodi del comune patrimonio spirituale – ha aggiunto don Walter Insero -, i cattolici di Roma rinnovano la loro stima ed amicizia alla Comunità Ebraica, deplorano simili gesti, si impegnano ad erigere una barriera all’odio razziale e all’ignoranza della storia, ed implorano nella preghiera pace e rispetto per tutti”.

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Comunità di Sant’Egidio: sdegno e condanna per i seminatori di odio – «L’oltraggiosa offesa alla memoria delle vittime della Shoah arrecata proprio nei giorni dedicati al ricordo delle vittime della più immane tragedia del XX secolo, costituisce allo stesso tempo una minaccia ai loro eredi, ai sopravvissuti, ma anche a tutti coloro che credono e si si impegnano per costruire un mondo di pace, di tolleranza, di dialogo e di collaborazione. Chi ha inviato questi macabri messaggi pretende di avvelenare il clima di pacifica e costruttiva convivenza che si è instaurato da tempo nella Capitale d’Italia, riportando la storia ad un passato condannato da tutte le persone civili». Queste le parole del presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo in una nota.

«La Comunità di Sant’Egidio, che da sempre ma in questi giorni in modo particolare è vicina agli ebrei romani, solidale con i loro lutti e partecipe delle loro speranze, – prosegue Impagliazzo – vuole far pervenire alla Comunità i sensi dello sdegno e della condanna più decisa di un antisemitismo sempre risorgente, nella certezza che i seminatori di odio non riusciranno a prevalere sui costruttori di pace».

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