Un monito ai gestori della Casa Reale britannica e al Dipartimento del Tesoro è stato lanciato dalla commissione Bilancio del Parlamento di Londra: l’accusa, lo scarso controllo sulle fragili finanze del bilancio reale e il cattivo stato di mantenimento delle residenze della regina Elisabetta II, secondo quanto reso noto in un documento pubblicato questa settimana. Le riserve finanziarie dei reali britannici si erano ridotte nel marzo scorso a 1,2 milioni di euro, il livello storico più basso, ben lontano dai 35 milioni del 2001.
Il ricorso ai fondi reali si è reso necessario, a quanto si apprende, per far fronte a un deficit di 2,8 milioni di euro presentatosi tra 2012 e 2013. Le entrate della regina sono state del 7% inferiori alle uscite. “La verità è che il Palazzo vive in una situazione precaria da tempo” ha detto Margaret Hodge, presidente della commissione parlamentare responsabile del controllo sulle spese pubbliche. I deputati contestano che le spese della Casa Reale siano calate sono del 5%, mentre molti ministeri hanno operato tagli per almeno un 30%. Criticano anche il mancato taglio del personale delle residenze reali, fermo a 430 persone da sette anni, mentre il settore pubblico continua a tagliare il numero dei suoi impiegati.
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