È stato individuato dalla Digos di Roma il presunto mittente dei tre pacchi contenenti teste di maiale, inviati qualche giorno fa nella Capitale alla sinagoga, all’ambasciata israeliana e a un museo che ospitava una mostra ebraica. Si tratta di un 29enne romano in passato legato ad ambienti del movimento di Forza Nuova. È indagato per istigazione all’odio razziale.
L’uomo è stato identificato, dopo una perquisizione, incrociando i dati emersi dall’esame dei materiali sequestrati, dalle testimonianze delle persone informate sui fatti e monitorando gli ambienti di estrema destra.
Fiano (Pd), grazie agli inquirenti e alla Digos – «Congratulazioni alla Questura di Roma, e in particolare agli uomini della Digos, per l’efficienza e la rapidità con cui hanno saputo individuare l’autore dell’invio delle teste di maiale alla comunità ebraica di Roma e all’ambasciata di Israele. L’antisemitismo si combatte anche con la professionalità e la celerità della risposta di forze dell’ordine e magistratura. Purtroppo, l’antisemitismo non morirà mai ma è la capacità di risposta della democrazia che può sconfiggerlo»: così Emanuele Fiano, deputato del Partito Democratico, in una nota.
Peciola (Sel), l’autore dei pacchi alla Sinagoga è legato a una formazione fuori legge – «Apprendiamo che il presunto autore dei tre pacchi inviati alla Sinagoga di Roma sarebbe legato ad un partito di estrema destra. Una formazione che è incompatibile con la nostra Costituzione e che dovrebbe essere sciolta in applicazione delle leggi Scelba e Mancino», ha affermato Gianluca Peciola, capogruppo di Sel in Campidoglio.
«Formazioni politiche che si richiamano al neofascismo e che rivendicano le leggi razziali e l’antisemitismo dovrebbero essere dichiarate fuori legge -conclude Peciola- L’escalation di atti di intimidazione e di violenza nei confronti della comunità ebraica deve essere fermata, servono segnali forti da parte delle Istituzioni nazionali».