Il match a 360° Trabzonspor Juventus
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Il match a 360° Trabzonspor Juventus

In 15 minuti la Juve chiude la pratica qualificazione. Adesso agli ottavi incontreremo la Fiorentina.

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28 Febbraio 2014 - 03.48


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Alla vigilia di questa gara ne avevamo sentite di tutti i colori: stadio una bolgia, loro che avrebbero fatto un primo tempo all’assalto della porta bianconera, insomma niente di tutto questo perchè la Juve quando gioca da Juve, cioè concentrata, determinata, ma soprattutto sempre in palla nel gioco fluido proposto da tutti i componenti in rosa, difficilmente ne esce sconfitta. La squadra ha giocato un primo tempo perfetto. Ha subito attaccato gli spazi non lasciando nessuna possibilità ai turchi di portarsi in avanti, senza dare nessun fastidio a Buffon. Le fasce hanno lavorato tantissimo con un ritrovato Isla che insieme a Marchisio sono stati a mio avviso i migliori in campo dei bianconeri. La prestazione di Isla questa sera è stata davvero impreziosita da un gioco corale di tutta la squadra che ha aiutato lo stesso cileno ad avere quella consapevolezza di poter essere una pedina importante nello scacchiere di Antonio Conte. Peccato a volte di non aver sfoderato ottime prestazioni come questa sera. Mauricio dovrebbe acquisire più fiducia in se stesso, per capire che se riuscisse a giocare in questa maniera, sicuramente sarebbe la pedina in più di una squadra che potrebbe arrivare più facilmente alle conclusioni sia degli stessi esterni e sia per gli attaccanti. Marchisio sempre più preciso e puntuale nel ruolo di vice-Pirlo. Sento spesso affermare chi potrebbe essere il sostituto ideale di Andrea per continuare ad avere un centrocampo importante e di grande qualità. Credo che la Juve non debba necessariamente cercarlo ad di fuori del contesto bianconero, perchè Claudio Marchisio potrebbe rappresentare una risorsa importante affinchè un domani possa essere lui il vero erede di Pirlo, risparmiando magari quei soldi per l’acquisto di un centrocampista e puntare sul rinforzo in altri reparti, come per esempio gli esterni. Concludo con una considerazione: credo che siamo davvero davanti ad un allenatore unico al mondo, l’unico che riesce a capire in che ruolo alcuni giocatori debbano essere collocati per rendere al 100% in tutte le gare: questo è Antonio Conte, l’unico allenatore capace di capire che Bonucci rende al massimo in una difesa a tre, che Pogba ha dovuto preservarlo e lanciarlo al momento della sua vera maturazione, così come per Llorente e per concludere la posizione di Marchisio. Il nostro mister è riuscito ancora una volta a stupire tutti posizionando Claudio in un nuovo ruolo da protagonista assoluto. C’è ancora qualcuno che abbia dei dubbi sulla preparazione tecnico-tattica di Antonio Conte? Adesso grande battaglia contro la Fiorentina negli ottavi di finale di Europa League.

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