«A che ora ci vediamo domani?». Questo chiedeva [url”Mauro Floriani”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=55520&typeb=0&Prostituzione-minorile-indagato-anche-il-marito-della-Mussolini[/url] al telefono ad una delle due ragazzine che si prostituivano nell’appartamento dei Parioli. La frase, intercettata, è allegata ad una delle ordinanze di custodia cautelare per Mirko Ieni, ora ai domiciliari per sfruttamento della prostituzione, cessione di stupefacenti e interferenza illecita nella vita privata per la questione dei rapporti sessuali filmati.
La frase è estrapolata da una conversazione telefonica con una delle due ragazzine e, per gli investigatori, costituisce una delle prove che Floriani fosse un cliente abituale di almeno una delle due minorenni. In alcune conversazioni intercettate in più occasioni Floriani prende appuntamento con la ragazzina, si accorda sugli orari e luoghi dell’incontro.
In altre conversazioni intercettate parlerebbe anche con gli sfruttatori delle ragazzine.
Gli inquirenti stanno ancora cercando di stabilire le responsabilità di chi frequentava quelle due adolescenti. Per gli sfruttatori, invece, già accusati dalle ragazzine in sede di incidente probatorio, si profila un processo con rito immediato. A ottobre, i primi arresti avevano scosso l’opinione pubblica e i molti insospettabili che avevano frequentato l’appartamento di via Parioli 190.
Cocaina gratis a una delle minorenniDalla nuova ordinanza di custodia cautelare emerge che Mirko Ieni era innamorato di una ragazza che sfruttava e proprio per questo volle che la ragazza interrompesse la sua attività di prostituta. Il fatto è riferito da una delle due giovani identificate come altre prostitute del giro di Ieni. «Questa ragazza si era prostituita per un certo periodo per Ieni – ha detto la giovane – ma poi aveva interrotto perché Ieni non voleva che continuasse perchè era invaghito di lei».
Proprio a causa di questo sentimento Ieni cedeva alla ragazza in questione la droga gratis. Sempre una delle due giovani ora identificate riferisce agli investigatori che «Mirko parecchie volte offriva le canne, o se la preparava e ce la offriva».
L’erba ma anche la cocaina. «Mi ha ceduto la droga (cocaina, ndr) in macchina, ci facevamo due o tre botte insieme mentre tornavamo da Roma», dice la ragazza aggiungendo che la giovane di cui era innamorato «non la pagava perché lei piaceva a Mirko». Alle altre ragazze invece Ieni «scalava il prezzo sulla percentuale a lui dovuta per le prestazioni sessuali offerte».