Il Pg: sì ai servizi sociali per Berlusconi
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Il Pg: sì ai servizi sociali per Berlusconi

Nell'udienza a porte chiuse al tribunale di Milano, il procuratore d'accordo sull'affidamento. Solo nei prossimi giorni si conoscerà la decisione.

Silvio Berlusconi
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10 Aprile 2014 - 18.52


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Il pg di Milano Antonio Lamanna ha chiesto l’affidamento ai servizi sociali per l’ex premier Silvio Berlusconi che deve scontare una pena di un anno dopo la condanna per frode fiscale nel processo sui diritti tv. Nel suo intervento nell’udienza che si è svolta in camera di consiglio, e dunque a porte chiuse, l’accusa ha in sostanza appoggiato la tesi difensiva ossia quella di non ricorrere ai domiciliari ma di preferire l’affidamento di Silvio Berlusconi a una comunità.

Nei giorni scorsi si è parlato di un centro per anziani disabili in Brianza. «La decisione verrà depositata da un minimo di 5 giorni a un massimo di 15 giorni». Lo ha detto Pasquale Nobile De Santis, il presidente del Tribunale di Sorveglianza, in merito al provvedimento relativo alla richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali chiesta da Silvio Berlusconi.

Oggi il tribunale di sorveglianza di Milano si era riunito per decidere come Berlusconi dovrà scontare la pena per la vicenda dei diritti tv Mediaset. In casa Forza Italia c’era molto fermento in attesa della decisione dei giudici. “Il 10 aprile 2014 è una data che deve rimanere scolpita nelle coscienze di noi tutti. Oltre al nostro dolore e all’affetto che nutriamo per Silvio Berlusconi, domani (oggi ndr) e il funerale della democrazia: si toglie la libertà al leader del più grande partito del centrodestra, cosa che non ha eguali in nessun paese al mondo. Mi auguro che gli italiani reagiscano”, aveva affermato in una dichiarazione la parlamentare Fi Daniela Santanchè, prima della decisione del pg.

Avvenire aveva annunciato che Berlusconi avrebbe potuto scontare la pena per la condanna Mediaset in “una struttura per anziani disabili”, nell’hinterland milanese, che lo avrebbe impegnato per “un solo giorno alla settimana, di mattina o di pomeriggio a scelta”. La notizia era stata pubblicata dal sito del quotidiano secondo cui la proposta per i nove mesi che l’ex premier dovrebbe scontare ai servizi socialmente utili sarebbe arrivata dall’Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna), “con una relazione già inoltrata al Tribunale di sorveglianza” di Milano.

“La struttura – secondo il quotidiano della Cei – non si trova a Milano ma nell’hinterland. Verosimilmente persino più agevole da raggiungere data la sua residenza a Villa San Martino, ad Arcore (Brianza)”.

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