I Marò al governo: abbiamo obbedito agli ordini e siamo ancora qui
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I Marò al governo: abbiamo obbedito agli ordini e siamo ancora qui

Quello che possiamo fare è comportarci da militari e italiani. Questo il commento dei due marò in video conferenza con l'Italia.

I Marò al governo: abbiamo obbedito agli ordini e siamo ancora qui
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2 Giugno 2014 - 18.33


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“Abbiamo ubbidito ad un ordine, abbiamo mantenuto una parola, quella che ci era stata chiesta, e oggi siamo ancora qui”. Così il fuciliere Salvatore Girone interviene in videoconferenza da Delhi per la festa del 2 Giugno, con voce decisa senza nascondere la sua irritazione. E l’altro fuciliere aggiunge: “Quello che noi possiamo fare è comportarci da militari e italiani: soffrire con dignità nell’attesa che questa storia abbia termine”.

Mogherini, condivido loro dolore – “Condivido il loro dolore e delle loro famiglie, con le quali siamo costantemente in contatto”, ha commentato il ministro degli Esteri, Federica Mogherini da Vienna.

La caratteristica italiana “è di avere un grande cuore: l’affetto con cui ci state coinvolgendo ne è la prova diretta. Quello che noi possiamo fare è comportarci da militari e italiani: soffrire con dignità nell’attesa che questa storia abbia termine”. Così il marò, Massimiliano Latorre, in video collegamento da Delhi nel corso di una videoconferenza organizzata dalle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato”.

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Sono onorato e felice di aver avuto la possibilità di fare gli auguri e sono felice di avere le nostre famiglie coinvolte lì a Roma, prima alla parata, poi in commissione: loro sono il loro punto di forza insieme a tutti gli italiani”, ha sottolineato Latorre in collegamento da Delhi con le commissioni riunite Esteri-Difesa di Camera e Senato a Montecitorio. “Chiedo scusa per l’emozione ma non sono solito avere questo onore e voglio approfittare per estendere gli auguri al comandante delle Forze Armate, al Presidente e a tutti i nostri colleghi attualmente impegnati all’estero e a quelli che operano in Italia. E a tutti gli italiani”, ha proseguito il fuciliere di Marina sottolineando che “l’affetto con cui ci state coinvolgendo è la prova diretta” della caratteristica italiana: quella di “un gran cuore”.

“Quello che possiamo fare è comportarci da militari, da italiani” e “soffrire con dignità nell’attesa che questa storia abbia termine”, ha ribadito prima di passare la parola al ‘collega’ Salvatore Girone, seduto accanto a lui e all’ambasciatore italiano a Delhi, Daniele Mancini.

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Le dichiarazioni di Giorgia Meloni: “Per protestare contro l’immobilismo del governo italiano sul caso dei nostri due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha deciso di non partecipare alla videoconferenza. Per il grande rispetto che nutriamo per le nostre Forze Armate – dice il presidente di FDI, Giorgia Meloni – che ogni giorno ci rendono orgogliosi di essere italiani, non possiamo restare in silenzio: da oltre due anni tutti i presidenti del Consiglio che si sono succeduti ci hanno chiesto di tenere i toni bassi sulla vicenda per non indispettire gli indiani. Grazie a questa disarmante timidezza delle Istituzioni italiane e della nostra diplomazia abbiamo consentito all’India di fare la campagna elettorale sulla pelle dei nostri due militari, illecitamente detenuti in India da oltre due anni in piena violazione del diritto internazionale. Non intendiamo essere complici di questo scempio e far finta che tutto vada bene”, continua Meloni.

“Nel giorno della Festa della Repubblica chiediamo al Governo e al premier Renzi di internazionalizzare la crisi non solo a parole ma con azioni decise lanciando l’ultimatum a Nato, Onu e Unione Europea: se i marò non rientreranno in Patria immediatamente l’Italia ritiri i suoi contingenti militari da tutte le missioni di pace già dalla prossima settimana. FdI-An renderà omaggio alle nostre Forze Armate raccogliendo le firme per la petizione che abbiamo lanciato nelle scorse settimane per riportarli a casa”, conclude il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.

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