La festa della Repubblica italiana quest’anno si celebra “con animo più fiducioso”. È il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che nel messaggio alla nazione parla con ottimismo dell’Italia che “può parlare a voce alta in Europa e contribuire a cambiarne le istituzioni e le politiche. E perché si sono moltiplicate nella nostra società e specialmente tra i giovani le manifestazioni di volontà costruttiva e di spirito d’iniziativa”.
Napolitano insiste sulla “fiducia nel futuro, la condizione essenziale per tornare a crescere e a progredire” e ricorda i problemi del paese negli anni della crisi, a partire dal “livello insopportabile cui è giunta la disoccupazione, soprattutto quella giovanile”. Quindi il capo dello Stato sprona: “Se registriamo segni sia pur deboli di ripresa, il problema è ora quello di passare rapidamente alle decisioni e alle azioni che possono migliorare le condizioni di quanti hanno sofferto di più per la crisi, e aprire la prospettiva di un nuovo sviluppo per l’Italia […] con le riforme strutturali tra le quali gia’ in cantiere quelle per le istituzioni e per la pubblica amministrazione, per il lavoro e per un’economia più competitiva”.
La strada del cambiamenteo che richiede continuità
“La strada del cambiamento – continua Napolitano – è lunga e complessa, si richiede continuità, non instabilità; tenacia, non ricorrente incertezza”. E il presidente della Repubblica sottolinea che “il cammino del nostro paese verso un futuro migliore passa egualmente attraverso una lotta alla corruzione, alla criminalità, all’evasione fiscale. Ed è un cammino che non può essere inquinato e deviato da violenze, intimidazioni, illegalismi di nessun genere”.
Una parata quello di oggi che per la prima volta si celebrata alla presenza di un ministro della Difesa donna. Per celebrare la festa della Repubblica, 68 anni dopo il referendum che pose fine a 80 anni di regno inaugurando la stagione repubblicana, si tiene la consueta la parata delle forze armate ai Fori Imperiali a Roma. Davanti al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ed al premier Matteo Renzi e altri membri del governo, sfilano 3.500 milirari. Altro segno di cambiamento è rappresentato dalla presenza per la prima volta in tribuna per un ministro della Difesa donna, Roberta Pinotti.
Il programma che celebra la Grande Guerra e la presidenza del Consiglio Ue. Le celebrazioni sono iniziate alle 9.15 con l’Alzabandiera solenne e l’omaggio del capo dello Stato al monumento del Milite Ignoto all’Altare della Patria. Alle 10 invece è inziata la sfilata. Il tema è “Forze armate, valori e tradizione dalla I Guerra Mondiale alla Difesa Europea”. Si celebra così il centenario della Grande Guerra insieme all’imminente presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea.
Nel primo dei sette settori in cui è suddiviso lo sfilamento troveranno posto gli stendardi delle missioni dell’Unione Europea e le compagnie di Esercito, Marina, Guardia di finanza in uniforme storica della prima Guerra Mondiale. Doppio anniversario per i carabinieri che, con le loro uniformi storiche, celebreranno – oltre alla Grande Guerra – anche il bicentenario della fondazione dell’Arma. Protagonisti degli altri settori l’Esercito (2/o), la Marina Militare (3/o), l’Aeronautica Militare (4/o), i Carabinieri (5/o), i corpi militari ed ausiliari dello Stato (6/o), con le infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana ed i corpi armati e non dello Stato (7/o), con Polizia, Corpo forestale, Vigili del fuoco, Servizio civile e Protezione civile, tra gli altri. Chiudono i Bersaglieri.
L’evento finisce con gli onori al presidente della Repubblica da parte di uno squadrone di Corazzieri. Sui Fori Imperiali poi c’è il doppio passaggio delle Frecce Tricolori che colorano il cielo le strisce della bandiera italiana. Risale al 1948 la prima sfilata dell’Italia repubblicana, con lo schieramento dei reparti a piazza Venezia. Negli anni la manifestazione ha subito diversi mutamenti ed è stata anche sospesa. Nel 2001 l’ha ripristinata l’allora capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi.