Proprio stamattina la notizia che Oslo vuole vietare l’elemosina in strada. La Norvegia è uno Paese tra i più ricchi del mondo per il tanto petrolio che ha. Il governo di centrodestra di Oslo si è impegnato a varare nel giro di qualche settimana una legge che bandirà la mano stesa in strada. Fino a tre mesi di carcere per chi ci proverà. Il governo di Oslo è convinto che così facendo si ridurrà la criminalità. Ci piacerebbe conoscere la costruzione logica di questo percorso mentale.
Ma Oslo è lontana, e a noi ci piace oggi portarvi più vicino, a Cassino, per raccontarvi di una manina stesa davanti ai passanti.
Lei ha due anni, ed è italiana. Ogni pomeriggio la vedevano seduta accanto alla mamma. La donna incinta e con un bel grappolo di disagi alle spalle. La piccola e la madre così, ogni giorno, in una piazza centrale di Cassino. Ad elemosinare la madre, a chiedere qualche centesimo anche lei, chiamiamola Chiara.
Un quadro che non è passato inosservato ai carabinieri e agli assistenti sociali del Comune. La donna aveva un solo sostegno, un piccolo assegno sociale. E poi, come tanti di questi tempi, in ogni angolo d’Italia, quei pacchi-famiglia distribuiti dalla Caritas. Impossibile pensare ad acqua, luce e gas, tanto che la donna e la piccola abitavano in un tugurio senza servizi, in una di quelle stradine poco distanti dal centro ma infinitamente lontane dal mondo. Fino a qualche mese fa c’era un uomo in casa. Si arrangiava come parcheggiatore. Poi, un errore ed è finito in carcere, lasciando la donna e la piccola con un quotidiano alto come un muro insormontabile.
La piccola adesso è un una casa-famiglia. Potrà tornare con la mamma quando la donna avrà una sistemazione e una casa. Obiettivi non facili per chi è ultimo in una città, come Cassino, che ha conosciuto quel “benessere”operaio che assicurava la Fiat. Con la crisi, giorni difficili per le famiglie operaie e per i tanti attaccati a quell’indotto che muore viene meno una realtà economica.
L’Italia è anche questa, e volevamo raccontare della manina di Chiara in attesa di qualche centesimo.