«Ciro è stato ucciso per un atto di violenza: questo non deve accadere più. Nessuno più deve pagare e soffrire per una cosa bella come il calcio che Ciro amava tanto. Basta con la violenza. Ragazzi: alzate gli striscioni, applaudite, battete le mani, fate i cori. Nel nome di Ciro basta con la violenza, ve lo vieto». Questo l’appello che Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, il tifoso napoletano ferito a morte a Roma prima della finale di Coppa Italia Napoli – Fiorentina e morto oggi al policlinico Gemelli, rivolge ai microfoni di Tv2000.
«Chiediamo chiarezza e giustizia affinché la persona che ha sbagliato nei confronti di mio figlio possa pagare legalmente – ha aggiunto la donna – Si deve ravvedere, si deve inginocchiare davanti a Dio e chiedere perdono per il male che ha fatto a mio figlio, a me, alla mia famiglia e alle tante persone che amavano Ciro. Davanti a Dio lo deve fare e davanti alla legge. Ciro amava tanto il Napoli, la città di Napoli e Scampia. Ha portato alta la bandiera di Scampia, come tanti altri ragazzi che vivono là e lavorano onestamente».