Dna sui vestiti di Yara: Bossetti spiega il perché
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Dna sui vestiti di Yara: Bossetti spiega il perché

Gli inquirenti continuano a scavare e a indagare sulla vita del presunto killer di Yara Gambirasio, Massimo Giuseppe Bossetti. Lui rompe il silenzio dal carcere

Dna sui vestiti di Yara: Bossetti spiega il perché
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1 Luglio 2014 - 18.12


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Massimo Giuseppe Bossetti resta in carcere e continua a dichiararsi innocente.

“Su Yara c’era il mio dna perché perdo sangue, soffro di epistassi – si legge sulle pagine di Repubblica – Se il Dna è mio, ma io non c’entro, può darsi – continua Bossetti – che qualcuno abbia usato i miei attrezzi, o si sia sporcato sul cantiere”.

“Mio marito – commenta la moglie di Bossetti, Marita Comi – soffre di epistassi sin da quando era giovane. L’ultimo episodio, uno o due mesi fa, mi raccontava che tali episodi gli capitavano anche al lavoro”.

Intanto gli avvocati di Bossetti, sono sempre più convinti dell’innocenza del loro assistito: “Avevo detto che ero convinto della sua innocenza – ha detto l’avvocato Silvia Gazzetti – e ne sono sempre più convinta. Valuteremo ogni possibilità perché riteniamo che le prove debbano essere raccolte in contraddittorio”.

Molto probabilmente, inoltre, il pm Letizia Ruggeri chiederà il giudizio immediato per Bossetti.

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