Tagliatellata antifascista, ricordando la famiglia Cervi
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Tagliatellata antifascista, ricordando la famiglia Cervi

Il 25 luglio 1943 finì il regime e si festeggiò con le tagliatelle. Da allora l'Anpi organizza tavolate per ricordare la ritrovata libertà. E non dimenticare.

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25 Luglio 2014 - 22.06


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di Roberta Sangiorgi

A Casa Cervi come nelle piazze di mezza Italia va in scena la tagliatella antifascista. L’occasione è la caduta del fascismo, il 25 luglio 1943. Quel giorno di 71 anni fa fu festa grande a Casa Cervi. La liberazione arriverà solo 20 mesi dopo, al prezzo di molte sofferenze. Ma quel giorno alla notizia che il Duce era stato arrestato c’era solo voglia di festeggiare, a Campegine come in tutta Italia. L’idea della tagliatella per ricordare la caduta del regime da qualche anno è diventata un must. L’idea è partita da molte sezioni dell’Anpi, si è allargata a macchia d’olio, è diventata virale.

Una rete di iniziative, quest’anno parzialmente guastate dal maltempo, ma che richiama migliaia di persone in questa popolare particolarissima festa della memoria e della democrazia. A San Giovanni in Persiceto (Bologna), a cui si riferiscono queste immagini, c’erano diverse centinaia di persone, sotto la pioggia, nella piazza del Popolo. Tra i presenti, Armando Gasiani, sopravvissuto a Mathausen. La festa di quest’anno ha voluto essere anche un momento di testimonianza in difesa della Costituzione, nel momento in cui il dibattito sulle riforme si sta facendo incandescente.

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