Fortuna Loffredo, la bambina di sei anni precipitata da un balcone e trovata in fin di vita sul selciato a Caivano, in provincia di Napoli, subì abusi sessuali. La svolta è arrivata dopo mesi nelle indagini, svolte dalla Procura di Napoli Nord, sul decesso della piccola, avvenuto il 24 giugno 2014. L’ipotesi di reato non è quindi più una caduta accidentale, ma omicidio volontario e violenza sessuale aggravata su minore. Secondo alcune indiscrezioni, gli esami effettuati sul cadavere della bimba avrebbero evidenziato le violenze, collocandole in un arco temporale che va da due settimane e fino a due mesi prima del giorno del decesso della piccola.
“Quanto emerso dalla perizia conferma, purtroppo, quello che temevamo – ha dichiarato l’avvocato Angelo Pisani, difensore del padre e dei nonni di Fortuna – Dal primo momento avevamo ipotizzato che quella caduta non fosse stata accidentale. E abbiamo sempre ritenuto che la morte della bimba fosse da mettere in relazione con il decesso di un altro bimbo morto nella stessa, strana, circostanza”.
E adesso a Caivano è paura per un possibile “orco”: infatti il 27 aprile 2013, Antonio Giglio, tre anni, cadde da un balcone dello stesso stabile e morì. L’avvocato Pisani, che non ha parlato però di un possibile serial killer pedofilo, ha sottolineato la stranezza che entrambi i piccoli deceduti siano stati trovati privi di una scarpa.