Grazie alle nuove tecnologie, basta un nickname credibile e un iban bancario associato, al giorno d’oggi è facile mettere in piedi una truffa telematica. In questo modo dalla Campania un 20enne si è insidiato nei siti di compravendita più cliccati piazzando annunci per la vendita di costosi accessori per macchine fotografiche e per smartphone che ovviamente commercializzava a prezzi assolutamente convenienti. Le trattative correvano via mail e quando sul conto bancario veniva accreditato il corrispettivo dovuto il gioco era fatto in quanto alla vendita non corrispondeva la spedizione della merce. Quando l’acquirente lamentava il ritardo il venditore prendeva tempo parlando di problemi con il corriere.
Un vero e proprio ‘boss’ del raggiro quello scoperto dai carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza che l’hanno denunciato per la truffa compiuta ai danni di un operaio 57enne reggiano che ha cercato di acquistare un teleobiettivo per macchina fotografica versando in un conto corrente postale il corrispettivo richiesto, circa 300 euro, per poi scoprire la truffa quando non ha ricevuto quanto acquistato e denunciare tutto ai carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza. Dopo una serie di riscontri tra l’account di posta elettronica, l’IP del computer utilizzato per l’annuncio trappola e l’iban del conto corrente dove erano stati versati i soldi, i carabinieri hanno scoperto il truffatore e lo hanno denunciato.