Finisce in tragedia un’inchiesta su presunte tangenti chieste ai ristoratori del centro storico della Capitale. Paolo Piersigilli, commercialista di 50 anni, si è impiccato ed è stato trovato già morto stamattina dalla moglie nella sua abitazione di Roma (Casal Palocco). Era ai ‘domiciliari’. L’inchiesta risale alla scorsa estate.
Secondo quanto si è appreso, Piersigilli era appeso con una corda al telaio della tenda da sole della veranda del giardino. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Ostia. Al momento si ipotizza il suicidio. In camera da letto è stata trovata anche una lettera dell’uomo in cui non si parlerebbe del suicidio ma dei suoi sentimenti per la moglie.
Come ricostruito dal Corriere della Sera online, Piersigilli era stato colto in flagranza di reato in compagnia di Fabio Balzani, funzionario dell’agenzia delle entrate di Trastevere. I due si stavano scambiando una tangente da 12mila euro dopo aver convinto le proprietarie del ristorante Taverna Flavia, locale a due passi da Porta Pia, che in questo modo avrebbero evitato sanzioni milionarie. Diecimila euro erano finiti nelle tasche di Balzani e gli altri duemila in quelle di Piersigilli, commercialista di fiducia dei ristoratori. [S.M.]