L’ultimo saluto al grande musicista ha vissuto momenti di concitazione. Questa mattina, infatti, la camera ardente di Pino Daniele – deceduto domenica sera a Roma a causa di un infarto cominciato a Magliano in Toscana (Grosseto) – allestita all’ospedale Sant’Eugenio, è stata chiusa in anticipo. L’ingresso al pubblico è stato vietato prima del tempo con ancora tantissime persone in coda, molte delle quali hanno viaggiato per centinaia di chilometri per fare un ultimo saluto al cantante napoletano. Inevitabile la protesta.
“Una vergogna”. La decisione di sbarrare la strada ai fan è stata presa dallo staff dell’artista per consentire a familiari e amici di “prendersi il loro tempo” per stare un’ultima volta a fianco di Pino Daniele. “È una vergogna – è la reazione indignata raccolta dall’inviato dell’Ansa – Sono partito dalla provincia di Caserta – spiega Gianni – non è mai successa una cosa del genere. Una vergogna, una mancanza di rispetto per chi ha comprato i dischi di Pino e lo ha seguito in concerto per tutta una vita”.
“La porta in faccia”. D’accordo altri fan che hanno indugiato nell’androne dell’obitorio, come riportato sempre dall’Ansa: “Non è il modo di comportarsi – dice un signore – Pino è un personaggio pubblico, questo è il prezzo che bisogna pagare per la fama. Oltre alla famiglia, c’è tanta gente venuta qui a dargli l’ultimo saluto e che si trova la porta sbattuta in faccia. Anche per il Papa è stato permesso a tutti di portare un omaggio, è un comportamento senza senso”. L’obitorio del Sant’Eugenio oggi prevedeva l’apertura dalle 8,30 alle 12,30.
I funerali. I funerali di Pino Daniele si terranno domani, mercoledì 7 gennaio, a mezzogiorno al santuario del Divino Amore di Roma. La salma verrà tumulata a Talamone, in provincia di Grosseto.