Troppi furti a scuola: la preside riconsegna al sindaco le chiavi
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Troppi furti a scuola: la preside riconsegna al sindaco le chiavi

Il tutto è accaduto alla scuola elementare De Gasperi di Palermo, che ha subito dieci incursioni in sei mesi. Rubati video proiettori, lavagne elettroniche e anche alcuni infissi.

Troppi furti a scuola: la preside riconsegna al sindaco le chiavi
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20 Gennaio 2015 - 19.01


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Stanca e molto amareggiata, dopo l’ennesimo atto vandalico e furto perpetrato ai danni dei bambini della scuola elementare Alcide De Gasperi di Palermo, la preside dell’istituto con due lettere indirizzate al ministro dell’Istruzione e al sindaco ha deciso di consegnare simbolicamente le chiavi della scuola a quest’ultimo. La scuola elementare De Gasperi, ubicata in una zona residenziale di Palermo vicina allo stadio di calcio, tra via Crocerossa e viale Del Fante, da sempre è attiva in progetti di legalità e di integrazione sociale, soprattutto a favore dei bambini e delle famiglie Rom.

Da mesi la direttrice ha chiesto un custode che utilizzi l’immobile a lui destinato e che si possano anche trovare i fondi per acquistare e attivare un sistema di video-sorveglianza completo per tutti i plessi dell’istituto. Una voce che è rimasta inascoltata da parte delle autorità che, in questi mesi, avrebbero dovuto darle una risposta. I furti nell’istituto sono iniziati, in particolare, da quando il custode della scuola è andato in pensione tre anni fa ma, soprattutto a partire da questa estate, le incursioni vandaliche sono diventate quasi giornaliere facendo diventare la situazione insostenibile. La scuola, infatti, oggetto di dieci raid negli ultimi sei mesi, è stata deprivata di video proiettori, di sei lavagne elettroniche comprese di tutti i cavi elettrici, di strumenti musicali, pc e perfino di alcuni infissi. L’ultimo raid è avvenuto tra venerdì e domenica scorsa. La scuola, purtroppo, secondo gli investigatori sembra che sia stata ormai presa letteralmente di mira da una banda di criminali che, a poco a poco, la sta spogliando di tutto ciò che può rivendere sul mercato.

Nella lettera al sindaco si chiede che provveda lui a garantire il diritto allo studio dei bambini continuamente violato dai furti, mentre nella lettera al ministro si manifesta la volontà di restituire tutti i sussidi scolastici che sono rimasti affinché vengano destinati ad altre scuole che saranno in grado di custodirli meglio. Due lettere provocatorie che si spera non rimarranno inascoltate. Intanto giovedì mattina, alle ore 11 si svolgerà un abbraccio simbolico alla scuola perché possa essere protetta da tutti con una grande catena umana. A partecipare saranno, oltre alla direttrice insieme agli insegnanti, i bambini e le famiglie. L’iniziativa verrà ripetuta venerdì quando a Palermo è prevista la visita del ministro dell’Istruzione. Anche i bambini, inoltre, stanno scrivendo delle loro piccole missive al sindaco, al questore e al ministro per chiedere la protezione delle loro classi.

“Non possiamo più andare avanti così – si sfoga la direttrice dell’istituto Maria Giovanna Granata – perché ci stanno smantellando la scuola. In questo momento il mio senso di impotenza e di frustrazione è molto forte. Abbiamo più volte denunciato alle autorità competenti sia gli atti vandalici che i furti ma nessuno ci ha dato risposte. Mi appello pubblicamente, adesso, alle istituzioni perché raccolgano il nostro disagio, auspicando presto in una soluzione per il bene di tutti i bambini che hanno il diritto di studiare. Naturalmente la consegna delle chiavi è simbolica perché non posso interrompere un pubblico servizio ma siamo decisi ad andare avanti nella speranza che il comune e il ministero ci rispondano. Voglio anche restituire tutte le apparecchiature elettroniche rimaste perché questo è l’unico modo per salvarle considerato che non siamo in grado di custodirle”.

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