A Torino si è chiuso il maxi processo ai no tav per gli scontri del 2011 in Valle di Susa. La sentenza, letta dal giudice Quinto Bosio, nell’aula bunker delle Vallette, riguarda gli scontri con le forze dell’ordine al cantiere di Chiomonte avvenuti nell’estate il 27 giugno e il 3 luglio del 2011. Il processo ha richiesto quasi due anni di udienze. Le accuse nei confronti degli imputati vanno dalle lesioni, al danneggiamento, alla violenza a pubblico ufficiale.
Gli imputati hanno tentato di leggere una dichiarazione ma i giudici si sono allontanati senza ascoltare. Il pubblico allora ha gridato “vergogna” poi i presenti hanno cominciato ad intonare la canzone “Bella Ciao”. “Questo è un processo politico. Non ci seppellirete con queste condanne”. A gridarlo è stato un imputato.
“Questa sentenza infligge condanne spropositate e riconosce provvisionali assurde in totale assenza di prove”. E’ il commento di Gianluca Vitale, uno dei legali degli imputati nel processo agli attivisti No-Tav. “Si tratta di una sentenza già scritta e immaginabile. L’entità delle pene non ha alcun senso”.
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