[url”Il caso Siani”]http://giornaledellospettacolo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=79900&typeb=0&Sanremo-Siani-annoia-battute-datate-e-inutili-sfotto-[/url] non è che l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso: «Sono pronto ad incontrare il Direttore Generale Luigi Gubitosi o, in alternativa, a chiedere audizione alla Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, allo scopo di dettagliare gli accadimenti in crescendo, segnalati all’Osservatorio, nel tempo, da genitori piuttosto contrariati» ha dichiarato in una nota, all’indomani della prima puntata del Festival di Sanremo, il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e membro della Commissione ministeriale per la stesura del Codice Tv e Minori, recepito dalla Legge Gasparri.
«Il caso Siani che a Sanremo per qualsivoglia motivo, spontaneo o artatamente costruito, irride ad un bambino in sovrappeso – ha continuato il presidente -, si inserisce in un contesto di degrado, rispetto alle norme vigenti in materia di Tv e Minori, che su Rai 1 galoppa a tutto spiano da tempo. Il tutto a pochi giorni da quando Massimo Giletti sbatte per terra un libro, a prescindere dall’autore, e nel momento in cui iniziative istituzionali e sociali spronano i giovani alla lettura, il gesto diventa anacronistico e in antitesi finanche al Contratto di Servizio che permette alla Tv di Stato di accedere al canone. Per non parlare del pomeriggio quotidiano sulla rete ammiraglia, contro il quale le segnalazioni di violazione sono incontenibili. Queste trasgressioni valgono la rescissione del Contratto di Servizio e la restituzione dei soldi agli utenti». Marziale è stato perentorio: «In caso di mancati provvedimenti, in un Paese che si rispetti e ove le Leggi vengono rispettate, non ci si attende che serene dimissioni di chi è al vertice».