Il Papa chiede perdono alla Chiesa valdese
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Il Papa chiede perdono alla Chiesa valdese

'Caro fratello Francesco, benvenuto': con queste parole il pastore della chiesa valdese di Torino ha accolto il Papa.

Il Papa chiede perdono alla Chiesa valdese
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22 Giugno 2015 - 09.42


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Storico incontro per Papa Francesco a Torino: Bergoglio è infatti il primo pontefice della Chiesa Cattlica a varcare la soglia di un tempio valdese. Alle 9 il papa è stato accolto all’ingresso della chiesa dal moderatore Bernardini, dal pastore titolare della chiesa di Torino Paolo Ribet, e dal presidente del Concistoro, Sergio Velluto. Ad accompagnare l’arrivo del Papa sono state le note canto latinoamericano «Cada cosa en la vida», eseguito dal coro della comunità «Semicanto».

Il Papa ai Valdesi: vi chiedo perdono. Il Papa nel suo intervento ha chiesto perdono ai Valdesi per quanto fatto contro loro dai cattolici. «Da parte della Chiesa Cattolica – ha dichiarato Francesco nel Tempio Valdese – vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci!».
Il Papa si è anche detto «rattristato» per le «contese e violenze» tra cristiani ma ha invitato a vedere i «legami profondi malgrado le differenze. Francesco ha poi aggiunto: «Siamo profondamente grati al Signore nel constatare che le relazioni tra cattolici e Valdesi oggi sono sempre più fondate sul mutuo rispetto e sulla carità fraterna». Infine un’esortazione a «continuare a camminare insieme».

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Ribadiamo ciò che ci unisce e ciò che ci divide. «Il cammino ecumenico è per noi una scelta definitiva e non potremmo mai più comprenderci come chiesa di Gesù Cristo al di fuori di una visione di scambio, collaborazione e comunione con la più ampia ecumene cristiana», così si è espresso il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese, che ha inserito la visita del papa in un nuovo contesto, quello dell’apertura di un dialogo tra le due chiese. «Quella odierna – ha aggiunto – è l’occasione per ribadire quanto ci unisce come cristiani, discepoli di Gesù Cristo, ma anche per dire quanto ancora ci divide: non avremo timore di richiamare gli aspetti teologici che ancora segnano le nostre distanze e sulle quali desideriamo fare maggiori progressi». Nella chiesa valdese di Torino, che si va affollando di invitati, insieme ai membri della comunità locale, sono presenti numerosi esponenti dell’evangelismo italiano, tra cui rappresentanti metodisti, luterani, battisti, avventisti e dell’Esercito della Salvezza.

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Caro fratello Francesco, benvenuto. «Caro fratello Francesco, benvenuto», con queste parole il pastore valdese di Torino, Paolo Ribet, ha accolto Francesco. «La incontriamo con gioia come un nuovo fratello nel nostro percorso – ha aggiunto il pastore Ribet -. Vogliamo leggere la sua visita, che è stata definita giustamente storica, proprio in questa dimensione. Viviamo un’esperienza incoraggiante e spero anticipatrice di ulteriori esperienze ecumeniche anche a Torino».



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