«La ragazza era consenziente». Questo ha ribadito al gip Giuseppe Franco, il militare della Marina finito a Rebibbia perché ritenuto l’autore dello stupro avvenuto alcuni giorni fa ai danni di una ragazzina in una zona impervia di piazzale Clodio, a Roma. Nessuna violenza sessuale. Solamente un rapporto consensuale. Si sarebbe difeso così Giuseppe Franco, il militare della Marina accusato di aver stuprato l’altra notte una sedicenne in un parco a due passi dalla cittadella giudiziaria di piazzale Clodio. Una tesi che non ha per nulla convinto il pm Eugenio Albamonte che ha chiesto al gip la convalida del fermo per violenza sessuale e per il reato di sostituzione di persona visto che l’uomo si era spacciato per poliziotto.
L’uomo, fingendosi poliziotto, con il pretesto di infliggere una sanzione alla giovane, in quanto l’aveva vista bere birra assieme a due coetanee, le aveva intimato di mostrargli i documenti e di seguirlo al commissariato per gli accertamenti. A quel punto però, il sedicente poliziotto, dopo aver assicurato a un palo la bicicletta con cui era arrivato sul posto, l’ha condotta, a piedi, in via Teulada e, all’altezza del parcheggio di via Casale Strozzi, l’ha trascinata con forza nel parchetto sito nelle vicinanze e ha abusato di lei. Al termine del rapporto l’uomo ha accompagnato la ragazza in via Bafile, dove poco prima l’aveva avvicinata, ma, scorgendo la presenza di un adulto, ha iniziato a correre ed e’ riuscito a dileguarsi.
La 16enne era stata violentata nel quartiere Prati a Roma. La minore è stata soccorsa intorno alla mezzanotte nei pressi di piazzale Clodio, dove si trova la città giudiziaria, e portata in ospedale. La ragazzina avrebbe raccontato di essere stata avvicinata da un uomo che ha abusato sessualmente di lei.
È stato arrestato dalla polizia il presunto stupratore della ragazza di 16 anni violentata due notti fa a Roma. Si tratta di un trentunenne originario della provincia di Cosenza, appartenente al Ministero della Difesa, in forza presso l’Arsenale della Marina.