A Milano: i bambini in ospedale con il proprio cane
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A Milano: i bambini in ospedale con il proprio cane

Un progetto che permette ai pazienti, fino ai 18 anni, di portare in ospedale i propri animali domestici.

A Milano: i bambini in ospedale con il proprio cane
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3 Luglio 2015 - 18.28


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L’iniziativa, ribattezzata ‘Ci vuole un amico’, e’ stata attivata all’ospedale Fatebenefratelli di Milano e in pratica consente ai pazienti più giovani di portare, in una zona riservata, i loro animali domestici. L’accesso ai reparti dell’ospedale resta sbarrato a causa delle allergie di cui potrebbero soffrire altri pazienti, ma in un’area dedicata i padroni ricoverati potranno godere della compagnia dei loro amici a quattro zampe per tutta la giornata. Si tratta di un’area recintata e attrezzata, di 6 metri per 2, con tappeto di erba artificiale lavabile, mangiatoia in acciaio per cibo ed acqua, doccetta per la pulizia, paletta e contenitore per le deiezioni.

Non un locale di ricovero, dunque, ma un vero e proprio spazio per il gioco nel giardino antistante la casa pediatrica dell’ospedale. A una certa ora, poi, i pazienti rientrano in ospedale e gli animali tornano a casa. L’ospedale possiede anche due conigli di sua proprietà che i bambini possono coccolare. L’iniziativa consentirà ai pazienti ricoverati nel reparto pediatrico di avere uno spazio per interagire con i propri animali domestici e di usufruire (in convenzione con Frida’s Friends onlus) di un servizio di pet therapy.

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Nei reparti non possono entrare gli animali in carne e ossa ma il nosocmomio ha trovato dei validi sostituti: 7 cani robot ‘intelligenti’, che a breve dovrebbero diventare 10. Alla presentazione dell’iniziativa, questa mattina al Fatebenefratelli di Milano, l’assessore lombardo alla Salute Mario Mantovani ha sottolineato: “Al Fatebenefratelli, i piccoli pazienti potranno ora venire in ospedale nei momenti di cura portandosi i loro amici a quattro zampe. Allontanarsi da casa, in particolare per un bambino, e’ sempre un momento difficile, per cui il fatto di poter avere qui il proprio cagnolino, accarezzarlo e stargli vicino credo sia un conforto importante. L’ospedale Fatebenefratelli oggi dunque realizza un progetto di alto valore sociale”.

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