Tra i 30 e i 50 migranti sarebbero morti due giorni fa a causa di un gommone che imbarcava acqua davanti le coste delle Libia. Questa la ricostruzione dei superstiti arrivati ieri pomeriggio ad Augusta, nel siracusano.
I soppravvissuti sono stati prima raccolti da una nave mercantile e poi scortati dalla nave militare tedesca Holstein che ha soccorso complessivamente 283 profughi.
Secondo le loro testimonianze, erano partiti da Tripoli e viaggiavano su tre diversi gommoni. Uno dei quali, però, si è sgonfiato iniziando ad imbarcare acqua.
Erano in 120. Tra i 30 e i 50, tra i quali anche bambini, sarebbero annegati dopo essere finiti in mare. Gli altri, circa 88, sono stati tratti in salvo.
Le testimonianze dei sopravvissuti vengono ritenute attendibili dall’organizzazione umanitaria. “Abbiamo parlato con diversi di loro – spiega Giovanna Di Benedetto, portavoce di Save the children – e le versioni sono concordi. Ho davanti a me un ragazzo in lacrime perchè ha perduto il fratello. Le vittime sarebbero tutte originarie di paesi dell’area sub sahariana”.
Secondo le parole dei profughi, raccolte dall’organizzazione umanitaria, il naufragio si è verificato la mattina del 22 luglio intorno alle 9.30-10. Tra i 283 migranti sbarcati ad Augusta vi sono profughi provenienti da Somalia, Eritrea, ma anche Benin e Mali.