Ecco un articolo apparso su La Stampa che racconta in numeri il disastro dell’Atac. L’azienda minucipalizzata della Capitale ha un passivo di 141 milioni e 11.900 dipendenti, gli stessi di Alitalia. Inoltre, secondo i dati, il 40% dei passegeri non paga mai il biglietto.
di Giacomo Galeazzi
«Ci vorrebbe un emiro sotto stupefacenti per prendere delle quote dell’Atac», sintetizza l’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli. Alla quarta settimana di sciopero bianco nel trasporto pubblico si discute il futuro della municipalizzata “maglia nera” in Italia tra ipotizzati ingressi di soci privati e numeri da default.
Ecco, in pillole, lo stato di (pessima) salute dell’azienda romana che fa circolare autobus e metropolitane nella capitale :
– Un autista di autobus a Roma lavora 700 ore l’anno, a Napoli 850 a Milano 1200.
– A Roma il 55,18% degli interventi per le riparazioni di autobus non riescono ad aggiustare la vettura
– L’Atac di Roma incassa solo il 38% degli introiti contabilizzati a Milano dall’Atm (l’azienda municipalizzata milanese del trasporto locale)
– I dirigenti Atac hanno retribuzioni che arrivano a 350 mila euro all’anno
– Su 11.900 dipendenti dell’Atac ci sono appena 300 controllori
– A Roma il 40% dei passeggeri viaggia senza biglietto
– Per l’Atac il 2014 si è chiuso con un passivo di 141 milioni di euro.
– Attualmente all’Atac il 40% del parco veicoli (900 mezzi su 2.300) è fermo, molti dei quali per riparazione, altri per fornire pezzi di ricambio perché la gestione degli acquisti per le officine è in tilt.
– Il report di gestione del primo quadrimestre del 2015 segna una perdita di 58 milioni di euro; il 2015 si chiuderà con un passivo di almeno 150 milioni di euro.
– Negli ultimi sei mesi sono andati a fuoco dieci mezzi.
– I dipendenti Atac sono gli stessi di Alitalia: 11.900 (inclusi 84 dirigenti e 240 quadri) i cui giorni di malattia per il 70% si verificano a ridosso dei periodi di riposo.
– I chilometri percorsi dai mezzi sono scesi dai 206 milioni del 2009 ai 157 milioni del 2013.