Una breve sintesi del disastro chiamato Fiumicino per poi andare ad una proposta semplice, in una logica diversa e innovativa che l’Italia dovrebbe adottare. La sintesi. Dopo l’incendio, Fiumicino, dunque ,ancora in tilt. Aeroporto al buio con i monitor spenti e passeggeri nel panico, poi la corrente è tornata. Nel caos check-in e gate, in funzione i metal detector, ma per viaggiatori che non possono partire. Viaggiatori, infatti, in attesa da ieri, che hanno dormito a terra tra le valigie, in attesa di salire sul proprio aereo. Voli cancellati e in ritardo e sul cielo due elicotteri della Forestale in azione per spegnere ancora dei piccoli focolai che si riattivano nella vicina pineta di Focene ( quali controlli? ) colpita ieri dal devastante rogo doloso. Per l’aeroporto romano non c’è pace, dopo l’incendio del 7 maggio al famoso Terminal 3.
Focolai di incendio e tilt elettrico dopo la notte con prolungati forti ritardi nei voli, anche di diverse ore, con passeggeri costretti a lunghe attese e alla ricerca di informazioni. Anche in mattinata situazioni analoghe. La proposta. Ricordate l’incendio che assediò, qualche anno fa, Mosca? Intervenne Putin che in pochi istanti licenziò tutti. dal sindaco in giù. Tutti sparirono per sempre dalla circolazione. Chi si dedicò al giardinaggio, chi alla vodka, chi all’amministrazione del condominio. Ecco, in Italia sarebbe il caso, al di là dell’accertamento delle responsabilità – che vanno perseguite -, che si proceda come per l’Atac: tutti a casa, si ricominci da capo, con nomi e competenze nuove. Niente di tragico se qualche volta si cambia, senza attendere il giudice. Ogni tanto, come nel gioco delle carte, si deve “spezzare” l’andamento delle cose.
Si mandino a casa i vertici di tutte le aziende e gli enti preposti al trasporto aereo in Italia. A casa i vertici degli Aeroporti di Roma. Appena tutti quanti hanno guadagnato l’uscita, si affidino le carte di enti, aziende e società ad una brava squadra di “lettori”, che indaghino e ricostruiscano. E se emergono responsabilità e anomalie, richiamare gli ex dalle nuove applicazioni quotidiane di pensionati perchè ne rispondano davanti alla giustizia. Nel frattempo, azzeramento e nuove competenze. C’è di mezzo il tasso di civiltà del Paese, c’è di mezzo l’immagine di un Paese che dovrebbe fare della propria immagine una preziosa cassaforte.