Dopo 17 ore è stata ritrovata viva in un bosco Katia, la bambina di due anni e mezzo scomparsa ieri sera nel teramano. La stanno portando in ospedale. Dalle 18.30 di ieri pomeriggio se ne erano perse le tracce nella frazione di Cusciano di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo (Abruzzo). Secondo una prima ricostruzione la bimba stava giocando nei pressi della casa quando la mamma ad un tratto non l’ha più trovata. Il padre, che era in Romania, è sbarcato ad Ancona.
A trovare fisicamente la piccola è stato Diego Di Felice, il 50enne barista di Montorio, che l’ha notata accanto ad una siepe, ma la “traccia” l’aveva già data ieri sera “Piergiorgio”, il bloodhound del Cai abruzzese. Il cane molecolare però si era fermato ad un certo punto perché, secondo quanto ha detto Antonio Crocetta, del Cai Abruzzo, forse qualcosa l’aveva disturbato nella ricerca. La direzione era quella giusta, come è stato poi confermato dagli altri molecolari giunti di rinforzo in mattinata dalle Marche e dalla Lombardia.
I fatti – Alle 19.30 sono state avvertite le forze dell’ordine ed è stato quindi attivato il piano di emergenza ricerca dispersi con il gruppo speleo-fluviale dei vigili del fuoco da Teramo, la Croce bianca di Montorio, i carabinieri, i volontari delle guardie ambientali (Gadit) con un drone e un quad.
A coordinare le ricerche il sostituto procuratore Davide Rosati, che ha chiesto l’intervento dei cani molecolari da Pescara e Ancona. Si prevede anche un aereo della Capitaneria di porto di Pescara attrezzato per la ricerca termica. Al momento tutte le ipotesi sono aperte.
Le ricerche tra boschi e sentieri attorno alla frazione abruzzese sono proseguite per tutta la notte, senza esito. Le squadre dei soccorritori, grazie anche al supporto di un elicottero della Capitaneria di Porto attrezzato per il rilevamento dei differenziali termici al suolo, nonché di mezza dozzina di cani molecolari di Polizia di Stato, Carabinieri e Soccorso alpino, provenienti da Abruzzo, Marche e Puglia, hanno battuto i fondi agricoli attorno alle abitazioni della frazione, di solito con un centinaio di abitanti ma in questo periodo affollata da molti residenti stagionali per le vacanze. Battuti anche boschi, roveti e anfratti della zona. Della piccola non c’è però finora traccia.
Una speranza si era accesa verso le 3.30 di questa mattina, quando tre diversi cani molecolari cui erano stati fatti fiutare indumenti della piccolina hanno diretto la loro attenzione in un preciso punto di un orto dove la bimba era solita recarsi con il padre.
Sul posto sono arrivati circa un centinaio di uomini dei diversi corpi delle forze dell’ordine, volontari del soccorso e cittadini impegnati nelle battute di ricerca. Dall’alto la zona è stata sorvolata da un elicottero dei vigili del fuoco, mentre in mattinata è arrivato dell’Esercito dall’Aquila.
Procura, fascicolo verso archiviazione – Va verso l’archiviazione il fascicolo per sottrazione di minore aperto ieri sera dal sostituto procuratore Davide Rosati dopo la scomparsa della bimba. È quello che si apprende da fonti investigative, secondo le quali non ci sarebbero elementi tali da far pensare che la bambina sia stata avvicinata da qualcuno. Secondo una prima ricostruzione dei fatti la bimba avrebbe perso l’orientamento, complice il buio.
Sindaco, urlo liberatorio dei soccorritori – È stremato anche il sindaco di Montorio, Gianni Di Centa, per tutta la notte a fianco ai suoi concittadini tra rovi e sterpaglie: “Quando per radio ho sentito che avevano ritrovato la maglietta di Katia ho avuto un vuoto di delusione poi – ha proseguito – l’urlo liberatorio dei soccorritori mi ha riportato alla realtà di una gioia immensa. Non credevo potessimo ancora ritrovarla viva dopo tanto tempo”.
Il sindaco ha voluto ringraziare non solo le forze dell’ordine e tutti i volontari impegnati, ma soprattutto l’enorme contributo dato dai residenti del paese: “Si sono prodigati senza esitazione a cercare subito la bambina e sono stati molto utili per darci importanti punti di riferimento e testimonianze”.(
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