Per la giornata mondiale dell’Alzheimer il mondo si tinge di viole. Il colore-simbolo della lotta alla malattia. La demenza più diffusa che ogni tre secondi comlpisce qualcuno. Una malattia ancora non curabile. Per questo sono molte le campagne di attenzione lanciato o le raccolte di fondi basate su oggetti di quella tonalità del viola, simbolo della malattia, o sui fiori “non ti scordar di me”.
Il GPS Per l’occasione dal Viminale arriva un progetto interministeriale per i malati che si perono: un dispositivo da mettere al polso in grado di individuarne la posizione in caso di scomparsa dai contesti familiari o di cura. Il meccanismo Gps dovrebbe costare tra i 100 e i 150 euro, avverte la centrale di controllo direttamente.
La malattia L’Alzheimer è un processo degenerativo che colpisce progressivamente le cellule cerebrali, provocando il declino progressivo delle funzioni cognitive e il deterioramento della personalità.
“I nuovi casi nel 2015 sono 269.000 e i costi ammontano a 37,6 miliardi di euro”, sottolinea Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia: “Alla luce di questi nuovi dati – aggiunge – , chiediamo al governo di mettere in atto il Piano nazionale demenze, assegnandogli i finanziamenti adeguati per supportare concretamente i malati e le loro famiglie”.
L’Alzheimer è la forma più comune di demenza. Rappresenta il 60% di tutti i casi. Questi i dati epidemiologici dell’ultimo Rapporto mondiale Alzheimer 2015, diffusi dalla Federazione Alzheimer Italia.
Oltre 46 milioni le persone affette in tutto il mondo, di cui 1.241.000 nella sola Italia. Il Rapporto sottolinea poi come le stime ne prevedono 74,7 milioni nel 2030 e 131,5 milioni nel 2050 e nel nostro paese, secondo le stime, le persone con demenza saranno ben 1.609.000 nel 2030 e 2.272.000 nel 2050.